L’Ente Nazionale Protezione Animali lancia la campagna “Ti senti”: le condizioni di costrizione che viviamo noi umani in questa fase sono riservate a miliardi di animali in Italia e nel mondo. Costretti a casa, ci siamo sentiti (e ci sentiamo) avviliti, annoiati, afflitti, confinati, disperati. Ci sentiamo “in gabbia”. E, ancora, impotenti, inermi, irritati, isolati, impauriti, prigionieri, in pericolo. La campagna “Ti senti” è l’occasione per riflettere sul fatto che una condizione necessaria, ma temporanea imposta all’essere umano per contenere il contagio del coronavirus, in realtà è purtroppo “normale” per miliardi di animali, ed è imposta loro proprio dall’uomo.

“Pensiamo a tutti quegli animali- afferma il presidente Geminiani di Enpa Lugo – che sono rinchiusi, sottomessi e utilizzati per il divertimento umano, animali che vengono strappati dai loro habitat e privati della libertà per tutta la loro vita”. Gli animali esotici in gabbia, gli animali sfruttati, quelli del circo, gli animali da allevamento e quelli da reddito ma anche gli animali cacciabili vivono nella loro quotidianità – dalla nascita e per tutta la vita – gli stessi sentimenti e gli stessi stati d’animo che l’uomo è costretto a subire da marzo per difendersi dal coronarivus.
“Similitudini inquietanti – dichiara la Protezione Animali – sulle quali è necessario riflettere”.