“È stata presentata in Consiglio comunale a Ravenna una mozione a prima firma PD, votata all’unanimità del consiglio, in tema di crisi energetica e misure di contenimento dei consumi.

Come noto, dopo l’avvio del conflitto fra Russia e Ucraina, i prezzi dei prodotti energetici hanno subito un graduale aumento, in particolare per il settore elettrico e il mercato del gas naturale.

«La situazione – ha dichiarato il consigliere PD Lorenzo Margotti – sta producendo effetti senza precedenti sui costi dell’energia elettrica e del gas che impattano pesantemente su cittadini, imprese ed enti pubblici.

Per questo crediamo che sia necessario unirsi allo sforzo nazionale per il contenimento dei consumi energetici al fine di scongiurare un razionamento delle forniture, consapevoli del fatto che i grandi consumi sono anche il frutto della somma di tanti piccoli consumi.»

Il fortissimo incremento dei costi di energia elettrica e gas sarà destinato ad incidere in maniera rilevante anche sugli equilibri di bilancio del Comune di Ravenna.

«È necessario che la pubblica amministrazione – prosegue Margotti – sia la prima nell’adottare buone pratiche da proporre ai cittadini in un’ottica di sostenibilità sociale e ambientale di lungo periodo. Per questo abbiamo chiesto di adottare ogni possibile misura di razionalizzazione per il contenimento dei costi dell’energia, dando puntuale applicazione al decreto del Ministero della transizione ecologica che introduce nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale e la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati, escludendone, gli edifici adibiti a ricoveri o cura di minori o anziani nonché i nidi e le scuole per l’infanzia e contenendo le ore di riscaldamento anche adottando nuovi modelli organizzativi e buone pratiche. Riteniamo necessario attuare misure di razionalizzazione del servizio di illuminazione pubblica, anche in termini di ore di funzionamento, mantenendo comunque alta l’attenzione alle garanzie di sicurezza e di contrasto al degrado.

Infine chiediamo di intraprendere una programmazione di lungo periodo che porti l’amministrazione a investire risorse nella produzione di energia elettrica rinnovabile ad esempio di energia fotovoltaica a beneficio di edifici e scuole di proprietà comunale, diminuendo la propria impronta ecologica.»”