18/05/2018 – “L’Unione della Romagna Faentina è un ambizioso progetto di innovazione amministrativa – tra i più avanzati tra quelli in atto nella nostra Regione – volto a definire un’idea di sviluppo e integrazione territoriale, a migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi erogati dai Comuni ai cittadini e alle imprese, per risparmiare risorse pubbliche e garantire una maggiore quantità e qualità dei servizi forniti dai nostri enti locali” esordisce così il comunicato del Partito Democratico della Romagna Faentina, firmato dal coordinatore Giorgio Sagrini, inviato alle redazioni, poco dopo il comunicato del sindaco di Brisighella, Davide Missiroli, il quale sollecitava una maggiore attenzione per migliorare la rappresentanza di tutti i territori, tema sul quale il Partito Democratico sta riflettendo.
“Dopo un’intensa opera di conferimento formale dei servizi – che si è completata dall’1 gennaio 2018 – l’Unione della Romagna Faentina è chiamata a definirsi e rafforzarsi concretamente nel prossimo triennio. La Segreteria del PD della Romagna Faentina, dopo aver svolto nell’autunno 2017 la campagna di informazione “L’Unione fa la forza” con incontri in tutti i Comuni e con un questionario on line rivolto agli iscritti e agli elettori PD, ha elaborato un documento di indirizzo presentato alla stampa e agli organi di informazione l’ 1 dicembre 2017, a Faenza, che oltre a esprimere sostegno al processo di costruzione dell’Unione, ha fornito agli amministratori dell’Unione della Romagna Faentina un contributo programmatico per il rafforzamento dell’Unione, per completarne la costruzione promuovendo e concretizzando quelle soluzioni di riforma che, alla luce dell’esperienza di questi anni, possano garantire e valorizzare – nel quadro di scelte di programmazione, indirizzo e gestione condivise a livello di Unione e affidate alla decisione degli organi di Unione – il ruolo decisionale degli organi comunali democraticamente eletti sulle tematiche e sulle scelte di esclusivo interesse comunale e la piena rappresentatività degli organi democratici dell’Unione.
A partire da questo lavoro, sosterremo con convinzione il progetto di riforma della governance delll’Unione, messo a punto dalla Giunta dell’Unione, in uno spirito di confronto e di ascolto con le rappresentanze politiche e istituzionali, con le organizzazioni sociali e sindacali”.