foto Andrea Saviotti

Reneè Messeng , faentina, 19 anni, vince l’edizione 2022 del Pavone d’Oro, la 41^ edizione del concorso canoro faentino.  La giovane cantante si è presentata in gara con il brano “Happier than ever” di Billie Eilish

Incredula la vincitrice del concorso, Reneè Messeng: “Non mi aspettavo questa vittoria,  cera molta qualità nelle canzoni delle altre concorrenti. Sono felicissima, mi sto dedicando da diversi anni allo studio del canto grazie alla mia insegnante Natascia Placci, un motivo in più per credere nei miei mezzi e continuare ad applicarmi. Questa vittoria oltre al bellissimo e prestigioso piatto in ceramica, mi ha regalato anche la pubblicazione di un brano inedito messo a disposizione dalla Casa della musica e dal Meeting delle etichette indipendenti, cercheremo di sfruttare al meglio anche questa opportunità”.

È stato un Pavone d’Oro 2022 all’insegna di un’energia particolare, bella e profondamente potente…una grande voglia di ritornare finalmente tutti insieme live sui palchi del Teatro San Giuseppe e del Teatro Comunale Masini” hanno sottolineato gli organizatori “Grazie alle Istituzioni e alle Aziende che ogni anno continuano a credere in Noi e nella forza di una manifestazione che, nonostante tutto, non si è mai fermata portando tanti giovanissimi cantanti davanti ad un pubblico sempre eccezionale e numeroso.

Grazie a tutti i partecipanti, alle famiglie, ai parenti e amici che sono stati presenti in questa domenica di marzo per supportare i finalisti e le loro splendide voci.”

La categoria A ha visto invece trionfare Iris Cimatti (Occhiali tondi), la B1  Francesca Mordenti (Il mio canto libero), la B2 Sara Calamelli (Something’s got a hold on me) e la categoria C Matilde Montanari (I know where I’ve been).

tutte le vincitrici

Nel corso della serata sono stati  consegnati anche i tre premi speciali, assegnati dal comitato organizzativo e offerti dai componenti degli Angeli Neri (lo storico complesso faentino del primo Pavone D’Oro): il Premio Simpatia (intitolato a Maurizio “Re” Tramonti, storico mattatore della manifestazione), è andato a Carlo Martini di soli 5 anni per la spassosissima interpretazione di ‘Zitti e buoni’ della rockband romana Maneskin; il Premio Fedeltà (intitolato a Domenico Bendoni)  è andato a Cecilia Menetti (‘Homesick’), per le numerose partecipazioni al concorso canoro e il Premio della Critica (intitolato a Giancarlo Alboni) è stato assegnato a Nora Montevecchi per l’interpretazione del brano ‘Easy on me’.

Il Pavone d’Oro è stata anche una delle prime occasioni di svago offerte dalla comunità faentina ai profughi ucraini ospitati in città e presenti in sala