Le previsioni sono di un leggero aumento. C’è più ottimismo per i saldi estivi, quest’anno dovuto al ritorno della piena libertà di circolazione, al turismo, nonostante le preoccupazioni sulla situazione economica generale con la crisi dei prezzi energetici e il peso dell’inflazione.

Secondo le stime di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media poco più di 200, pari a 88 euro pro capite.

La spesa media a famiglia per questi saldi estivi quindi sono in leggero aumento rispetto allo scorso anno.

Per quanto riguarda il settore tessile, abbigliamento, calzature ed accessori, che finora ha resistito all’incremento dei prezzi a fronte dell’importante crescita dei costi fissi aziendali per affitti, energia, carburanti, prodotti e servizi, i saldi estivi potranno rappresentare una vera opportunità, considerando il generale aumento dei costi e le previsioni di crescita dei listini delle prossime collezioni si tratta di una opportunità.

Le regole base per saldi chiari e trasparenti:

  1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
  2. Prova dei capi:non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
  3. Pagamenti:le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.
  4. Prodotti in vendita:i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
  5. Indicazione del prezzo:obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
  6. Modifiche e/o adattamenti sartoriali:sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione