“27 giugno dalla stampa locale: “Nell’ambito di controlli disposti dall’Ispettorato del Lavoro di Ravenna nel segmento dell’agricoltura sono stati riscontrati degli operai agricoli privi di ogni contratto di lavoro. Le verifiche si sono concentrate nei fondi agricoli del territorio ravennate, volte ad intercettare e prevenire i fenomeni di sfruttamento e reclutamento fraudolento della manodopera. Gli ispettori, con controlli mirati, hanno accertato in un fondo la presenza al lavoro di 6 operai (di nazionalità extracomunitaria) di cui 3 completamenti irregolari, ed è stata disposta, anche, la sospensione dell’attività di impresa. In un altro fondo agricolo gli ispettori hanno trovato un altro lavoratore “in nero”. Le verifiche hanno consentito, anche, di accertare violazioni in materia di salute e sicurezza e nella circostanza gli ispettori hanno, ritualmente, disposto l’applicazione dei necessari dispositivi volti a prevenire gli eventi di rischio…”

20 giugno, sempre dalla stampa locale: “Al termine dell’attività ispettiva in alcune strutture ricettive turistiche e balneari sono stati rilevati 8 lavoratori completamente irregolari, privi di ogni contratto di lavoro. Inoltre, è stato anche riscontrato che in un’attività turistica era occupato un minore privo di contratto e di visita medica di idoneità al lavoro…”

Poi c’è l’edilizia, 27 maggio: “Sono state controllate 37 imprese edili, individuate a seguito di attività info-operativa sequenziale all’analisi di dati provenienti dall’Arma territoriale, dal Nucleo Ispettorato del Lavoro e dall’esame di banche dati. Sono stati 79 i lavoratori controllati di cui 11 sono risultati irregolari e 6 “in nero”. Sono state 20 le ditte in cui sono state riscontrate delle irregolarità a conclusione delle verifiche ispettive. Sono state 8 le sospensioni dell’attività d’impresa adottate e 21 le violazioni in materia di sicurezza accertate. Complessivamente sono state irrogate sanzioni per 93 mila euro..”

Logistica? 30 maggio: “Abbattimento del costo del lavoro attraverso un contratto non corretto, superamento dei limiti del lavoro straordinario e della durata massima dell’orario di lavoro settimanale ed evasione: sono gli esiti accertati dal personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro a seguito di complesse attività di indagine, che hanno interessato alcune aziende in regime di appalto all’interno di un polo logistico nel territorio di Ravenna… All’esito è stata rilevata un’evasione contributiva pari a 1.200.000 euro.”

Ristorazione? Qui da indagini stampa nazionali 3 DIPENDENTI SU 4 GUADAGNANO MENO DI 1.000 € AL MESE! Con turni di 12 ore al giorno, a volte anche 14. Lavoratrici e lavoratori pagati 40-50n€, a volte a nero o con finti contratti part-time. Se quasi 3 lavoratori su 4 nei ristoranti guadagnano meno di 1.000 € al mese (meno di 11.500 € all’anno), significa che il problema non è la voglia, non è la passione e nemmeno il reddito di cittadinanza.

Bell’elenco vero?

E’ solo parziale, con alcuni settori, forse i più esposti.

Ma di fatto veri, frutto di controlli che spesso per mancanza di personale degli Uffici preposti sono solo la punta di ciò che emerge e di una situazione in realtà ben peggiore: illegalità diffusa con forme di caporalato, sfruttamento, evasione fiscale e contributiva…

E’ Il mondo reale non quello delle favole raccontato da imprenditori e politici, cui troppi media danno uno spazio spropositato per riempirci di falsità con cui si autoassolvono.

Il problema sono i salari da fame e le pessime condizioni di lavoro.

Serve indicizzare i salari, sostenere i redditi e  un #salariominimo di #almeno10 € l’ora!

E di fronte alla strage quotidiana fatta di infortuni e morti serve approvare subito una legge reale che colpisca gli omicidi sul lavoro.

Sono la vera urgenza del Paese. Sempre che si abbia a cuore la vita quotidiana di milioni e milioni di lavoratrici e lavoratori e il futuro dei nostri giovani.”

ASSEMBLEA territoriale di Potere al Popolo di Ravenna