“CGIL CISL UIL hanno ragione: la sanità è stata colpevolmente ignorata in questa campagna elettorale, nonostante la pandemia abbia dimostrato quanto un sistema pubblico e universale di prevenzione e cura sia decisivo per la vita di tutte e tutti noi.

Alleanza Verdi-Sinistra ha tuttavia dedicato ampio spazio nel suo programma al rilancio di quello che per noi rappresenta uno dei pilastri fondamentali del welfare, un fattore determinante di promozione della giustizia sociale.

Per questo riteniamo che sia subito necessario un adeguamento dei livelli di spesa previsti dal bilancio dello Stato, che noi quantifichiamo in un aumento di almeno 10 miliardi di euro all’anno nel prossimo triennio.

Questo incremento di disponibilità è indispensabile per programmare un piano straordinario di assunzioni, che porta dalla stabilizzazione dei precari e porti all’assunzione di 40.000 unità nel triennio, consentendo così di tornare a prestare un servizio adeguato senza sovraccaricare medici, infermieri e personale amministrativo, oggi arrivati allo stremo.

Vogliamo inoltre la revisione dei servizi esternalizzati, garantendo innanzitutto le condizioni di lavoro e la giusta retribuzione del personale e procedendo a un graduale ritorno alla gestione diretta, a partire dai settori strategici.

Allo stesso tempo riteniamo fondamentale rafforzare il sistema formativo, mettendolo nelle condizioni di superare l’inaccettabile numero chiuso nelle facoltà mediche e di potenziare i percorsi di specializzazione. È infatti davanti agli occhi di tutti la carenza di personale che mette a rischio in prospettiva la tenuta del sistema di sanità pubblico, a partire dalla carenza di medici di base.

Per noi il SSN deve tornare a essere integralmente pubblico.

Contrastiamo la prepotente avanzata del privato e lo strisciante ritorno alle mutue, che si nasconde dietro la promozione fiscale delle polizze sanitarie.

Sosteniamo lo sviluppo del SSN nella missione 6 PNRR: Il SSN deve essere oggetto di una azione politica che ne sostenga i principi fondamentali di programmazione sanitaria e di sviluppo del personale, ne rafforzi la valenza pubblica, permetta anche una nuova definizione dei bisogni sanitari attraverso la realizzazione di una rete socio assistenziale diffusa ed efficace, in grado di raggiungere i cittadini in stretta sinergia e relazione con la rete ospedaliera e consenta di ridefinire il ruolo del MMG.”