Un’ora “diversa”, un’ora per ascoltare i giovani, i loro sogni, le loro domande. Questo è l’Insegnamento della Religione cattolica (Irc) e la ragione per la quale l’arcivescovo di Ravenna Cervia, monsignor Lorenzo Ghizzoni e il direttore dell’Ufficio Catechistico e della Pastorale Scolastica, don Andrea Bonazzi, invitano a sceglierla, anche quest’anno, con una lettera ai genitori e agli alunni. Nell’anno scolastico 2017/2018 mediamente, oltre il 75% degli alunni delle scuole ravennati (nei suoi vari ordini e gradi) ha scelto di avvalersi dell’ora di religione.

E questo perché l’Irc, si legge nella lettera firmata dall’arcivescovo e dal direttore dell’Ufficio Catchistico, è “un’occasione di ascolto delle domande più profonde e autentiche degli alunni, da quelle più semplici e radicali dei piccoli a quelle più provocanti degli adolescenti. Le indicazioni attuali ai docenti per l’insegnamento della Religione cattolica danno ampio spazio a queste domande; gli insegnanti sono preparati all’ascolto, atteggiamento necessario per sviluppare un confronto serio e culturalmente fondato”. L’Irc è infatti uno degli ambiti privilegiati attraverso i quali la Chiesa si è data il compito di ascoltare i giovani, obiettivo prioritario e urgente emerso anche dai lavori del recente sinodo sui giovani, come si legge nel documento finale: “I giovani sono chiamati continuamente a compiere scelte che orientano la loro esistenza; esprimono il desiderio di essere ascoltati, riconosciuti, accompagnati. Molti sperimentano come la loro voce non sia ritenuta interessante e utile in ambito sociale ed ecclesiale”.

“Anche per questi motivi, cari Studenti e Genitori – concludono l’arcivescovo e don Bonazzi –, desideriamo rinnovare l’invito ad avvalervi dell’Insegnamento della Religione Cattolica, sicuri che potrete trovare docenti e compagni che sapranno accompagnarvi lungo un percorso di crescita umana e culturale necessario per l’oggi e per il futuro”.

In allegato il testo completo della lettera.

MESSAGGIO A STUDENTI E GENITORI DELLA DIOCESI DI RAVENNA-CERVIA IN VISTA DELLA SCELTA DI AVVALERSI DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELL’ANNO SCOLASTICO 2019-2020

Cari Studenti e cari Genitori, in queste settimane si svolgono le iscrizioni on-line al prossimo anno scolastico 2019-2020, occasione nella quale sarete chiamati a scegliere se avvalervi o meno dell’insegnamento della religione cattolica (IRC).

Anche nelle scuole della nostra Diocesi l’IRC si è consolidato come apprezzata componente del curricolo scolastico ed è scelto da una maggioranza ancora significativa di studenti e famiglie, che vi trovano formazione personale, proposte educative e di approfondimento culturale.

Nella scuola dell’infanzia l’IRC – adattato all’età – è l’occasione per vivere un rapporto libero di amicizia, che richiede spesso dolcezza e tempi lunghi; con la maestra di religione si cerca di “essere” testimoni di una grande Gioia con la “G” maiuscola, che non viene da noi, ma che viene per tutti noi: la gioia della presenza di Dio e del suo amore.

Nella scuola primaria durante l’IRC si cerca di conoscere – a livello culturale – la Storia della Salvezza e intuire chi è Gesù. Si scoprono i suoi gesti e le sue parole, dove abitava, chi erano i suoi amici, quali erano i suoi gusti, il suo stile; insieme si cerca di scoprire chi è questo amico speciale, capace di amore e di perdono. Si cerca di costruire “ponti” di amicizia, di dialogo con gli altri insegnamenti e con le altre religioni; si legge il racconto biblico della creazione del mondo e si riflette sul rapporto fra scienza e religione. Si impara a conoscere i simboli della tradizione cristiana e allo stesso tempo si conoscono e magari si visitano i luoghi di culto delle differenti religioni, per mettersi in dialogo con esse.

Alle medie l’IRC può diventare l’occasione per mostrare ai ragazzi come la persona umana non ha solo un livello di vita fisica, ma anche spirituale e religiosa. Si vive un percorso che parte dalla conoscenza delle religioni antiche, come quella degli Egizi, dei Babilonesi, dei Greci e dei Romani, per arrivare alle tre grandi religioni monoteistiche, ebraica, cristiana e musulmana; si conoscono infine anche le altre religioni come l’induismo, il buddhismo e il sikhismo. Si vuol far comprendere agli studenti come le domande che gli uomini e le donne si ponevano migliaia di anni fa sono le stesse che ci poniamo noi e riguardano la sorgente della vita e dell’universo, l’esistenza di Dio, l’origine dell’uomo, quello che c’è dopo la morte.

Infine l’IRC nella scuola superiore accompagna i processi di crescita nella vita degli studenti, proponendo un confronto serio con i valori, i principi, il pensiero generale della Chiesa cattolica oggi, non per occupare uno spazio educativo, quanto per porsi al servizio della formazione culturale completa della persona.

Dopo il recente Sinodo dei Giovani, i Vescovi hanno scritto: “I giovani sono chiamati continuamente a compiere scelte che orientano la loro esistenza; esprimono il desiderio di essere ascoltati, riconosciuti, accompagnati. Molti sperimentano come la loro voce non sia ritenuta interessante e utile in ambito sociale ed ecclesiale. In vari contesti si registra una scarsa attenzione al loro grido, in particolare a quello dei più poveri e sfruttati, e anche la mancanza di adulti disponibili e capaci di ascoltare” (Documento finale, 27 ottobre 2018, 7).

Proprio di fronte a queste richieste dei giovani, l’IRC può diventare “un’ora diversa dalle altre”, un’occasione di ascolto delle domande più profonde e autentiche degli alunni, da quelle più semplici e radicali dei piccoli a quelle più provocanti degli adolescenti. Le indicazioni attuali per l’IRC danno ampio spazio a queste domande; a loro volta, gli Insegnanti di religione cattolica sono preparati all’ascolto, atteggiamento necessario per sviluppare un confronto serio e culturalmente fondato.

Anche per questi motivi, cari Studenti e Genitori, desideriamo rinnovare l’invito ad avvalervi dell’Insegnamento della Religione Cattolica, sicuri che potrete trovare docenti e compagni che sapranno accompagnarvi lungo un percorso di crescita umana e culturale necessario per l’oggi e per il futuro.