“In un periodo pandemico dove la distanza sociale è diventata la base fondamentale dei rapporti interpersonali e in un paese che per via della logistica e della vicinanza ai grandi centri subisce ogni anno una immigrazione di persone provenienti da paesi e città vicine, l’eliminazione di una classe di scuola primaria è ingiustificabile ed è soprattutto pericolosa per gli anni a venire” con questa dichiarazione inizia la nota stampa condivisa dai gruppi di opposizione in Consiglio Comunale a Castel Bolognese Prima Castello e Movimento 5 Stelle.

La nota, sottoscritta dai capogruppo Berti e Frassineti, oltre che dai consiglieri Cavina e Bacchilega, prosegue: “Proprio in questi giorni è stato firmato il Patto sull’Istruzione che vede tra i firmatari anche il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, il Segretario generale della CGIL Maurizio Landini e la Segretaria Generale della CISL Scuola Maddalena Gissi,  Patto che cita testualmente: “operare in coerenza con le previsioni del PNRR per la riduzione del numero di alunni nelle classi a partire dal prossimo anno scolastico“.

“Allora per quale motivo alla richiesta di iscrizione di 75 alunni, l’Ufficio Scolastico Regionale, ha deciso di assegnare al Comprensivo Bassi di Castel Bolognese solo tre classi di Scuola Primaria anziché le quattro già attivate da anni, portando di fatto il numero di studenti a 25 per ogni classe, anziché 18/19? A livello didattico, classi composte da 25 studenti non costituiscono certamente la condizione migliore di apprendimento, di inclusione e di opportunità educative e formative per la crescita dei nostri bambini. Inoltre già ad oggi le classi non sono adeguatamente grandi, in alcune classi i bambini devono lasciare gli zaini fuori per liberare lo spazio. In periodo pandemico, dove c’è bisogno di distanza personale, andiamo a creare classi pollaio?”

Continuano i due gruppi di opposizione: “La legge attuale dispone che le classi di Scuola Primaria siano costituite con un numero minimo di 15 e un massimo di 26 alunni fatti salvi i casi di presenza di alunni con disabilità; anche per questo non capiamo perché, nonostante il numero di alunni rientri nei parametri stabiliti per legge, sia stata disattivata una classe.”

“Una scelta scellerata, fatta senza tenere conto del fatto che non è possibile, ad oggi, prevedere quanto la Pandemia di Covid 19 potrà impattare sul nuovo anno scolastico, generando il rischio concreto di trovarci a doverla affrontare misurandoci con aule sovraffollate.”

Concludono quindi le opposizioni castellane: “Alla luce dell’Ordine del Giorno votato all’unanimità dal Consiglio Comunale il 29 Marzo scorso, chiediamo che il Provveditore riveda la decisione di istituire tre sole Classi per la scuola Primaria a Castel Bolognese (1 a modulo, 2 a tempo pieno), e chiediamo al sindaco maggiore incisività, perché questa non è una battaglia politica, ma è una battaglia per il bene della collettività. Più di 600 castellani hanno firmato una petizione per chiedere l’attivazione di 4 classi. Castel Bolognese, i nostri bambini e le nostre famiglie, non meritano classi pollaio, ma luoghi adeguati e una didattica efficiente.”