23/03/2018 – La giornata più’ attesa nel processo per l’omicidio di Giulia Ballestri, è arrivata. Questa mattina davanti alla Corte, nella sala d’Assise del Tribunale di Ravenna, è il turno di Matteo Cagnoni, il marito della donna trovata senza vita nel settembre 2016 nella villetta disabitata di Via Padre Genocchi a Ravenna. Cagnoni è per l’accusa l’assassino, unico imputato per il brutale omicidio. Lui, Matteo, si è sempre dichiarato innocente. Per mesi ha ascoltato la PM Cristina D’Aniello interrogare i testimoni, ed evidenziare le prove a suo carico. Oggi è lui a rispondere, difronte ad un aula piena di pubblico. ” Sembra la prima della Scala”, ironizza qualcuno. LA gente ha iniziato a fare la fila alle 7. Davanti ai cancelli del Tribunale, ancora chiusi. Alcuni sono riusciti ad entrare prima dell’inizio dei controlli da parte della Sicurezza e poi sono stati fatti riuscire per passare sotto al metal detector. Tutti i posti a sedere sono stati occupati prima delle 8.30. Gente in piedi, in “doppia fila” mentre la polizia municipale nel parcheggio del tribunale faceva le multe alle auto parcheggiate non regolarmente. Un po’ in ritardo rispetto al solito, la Corte è entrata in aula e il giudica Schiaretti ha dato il via all’udienza. Lui, Matteo, con indosso un completo chiaro, ha risposto alla prima domanda della PM: “Ha ucciso Lei, Giulia?” “Non mi dichiaro responsabile” ha detto, con tono tranquillo, tradito solo da un po’ di emozione e con leggero accento toscano. E poi ha raccontato dell’ultima volta che ha visto la moglie, nel parcheggio davanti a casa. E del viaggio a Firenze, con i tre figli, per andare a trovare la madre, “che sta male da tempo”. E ad ogni occasione ha ribadito “Mi ritengo estraneo a tutta questa vicenda” . L’udienza proseguirà per tutta la giornata. Dopo l’accusa toccherà alle Parti civili e alla difesa ascoltare le risposte di Cagnoni e ricostruire la verità.