Sono oltre 70 i volontari che questa mattina si sono impegnati nella rimozione di rifiuti di vario genere, dalla pregiatissima riserva naturale di Foce Bevano dal lato di Lido di Classe nonostante il maltempo e l’inagibilità di alcuni punti a seguito dell’ingressione marina.

Un centinaio i sacchi riempiti, ma ancora tantissimi i materiali che purtroppo è possibile rinvenire in questa zona: le anse più interne dei meandri abbandonati della porzione sud della foce Bevano, inserita tra le Riserve Naturali Biogenetiche Statali (”Duna costiera ravennate e foce torrente Bevano”) gestite dai Carabinieri Forestali dell’UTB di Punta Marina, ad oggi si presentavano raggiungibili solo attraverso un percorso allagato da oltre 50 cm di acqua, limitando la rimozione di numerosissimi residui di microplastica, ormai connessa al tessuto arbustivo. Oltretutto, durante la pulizia di queste aree più interne, effettuata dalle Guardie di Legambiente opportunamente attrezzate, sono state rinvenute 5 mute riconducibili all’attività di bracconieri ittici che sono state poi raccolte e immediatamente consegnate ai Carabinieri Forestali dell’UTB di Punta Marina, mentre sovrintendevano le operazioni di pulizia.

“Torniamo a denunciare l’importante presenza di microplastica in questa zona dall’elevato pregio naturalistico – sottolinea Legambiente – che infatti rappresenta una delle aree più inquinate del Mediterraneo. Se da un lato le numerose operazioni di pulizia volontaria possono sortire un effetto diretto, dall’altro non sono sufficienti: servono interventi strutturati e non invasivi, oltre ad azioni politiche mirate alla riduzione della dispersione dei rifiuti nei nostri mari.” Hanno aderito all’iniziativa: Comitato Cittadino di Lido di Classe, Croce Rossa Italiana – Comitato Ravenna, Italia Nostra Ravenna, WWF Ravenna, Bagno GOGO di Lido di Classe AUSER Ravenna, il Comitato Cittadino Antidroga, Villaggio del Fanciullo ed Il Lions Club Distretto 108.