Venerdì 3 maggio alle ore 20,30 al Municipio di Brisighella sarà presentato il volume“I Gessi di Monte Mauro studio multidisciplinare di un’area carsica nella Vena del Gesso romagnola”

l volume I Gessi di Monte Mauro rappresenta, in ordine di tempo, la quarta monografia dedicata alla Vena del Gesso romagnola, sviluppatasi sotto l’egida della Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna con il patrocinio del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola e della Regione Emilia-Romagna.

Preceduta da Il progetto Stella-Basino (2010), I Gessi e la cava di Monte Tondo (2013) e I Gessi di Brisighella e Rontana (2015), l’opera affronta la sezione centrale dei gessi romagnoli, caratterizzata dalla massima elevazione dell’affioramento di Monte Mauro, nonché da una naturalità più accentuata rispetto agli altri settori della Vena.

L’areale su cui si sono concentrati gli studi va da Monte della Volpe a Col Vedreto, passando per la sella di Ca’ Faggia, Monte Mauro, Monte Incisa e Co’ di Sasso: un territorio integralmente protetto, a partire dal 2005, dal Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola. Le indagini hanno visto la partecipazione di molti degli autori già coinvolti nei lavori precedenti, e sono spaziate, in un’ottica interdisciplinare in linea con i volumi già editi, dalla geologia al carsismo, agli studi naturalistici, all’archeologia, a studi storico-geografici. Le ricerche sono partite dal recupero e dalla rivisitazione critica di tutti i dati precedenti, passando poi a nuove indagini protrattesi in modo continuativo tra il 2016 e il 2018.

Il volume, sintesi di una vicenda di ricerca corale lunga circa un triennio, aggiunge un’ulteriore tessera al grande mosaico dei valori naturali e culturali della Vena del Gesso: ci si augura che esso possa almeno in parte contribuire al riconoscimento dei gessi emiliano-romagnoli, compresa quindi anche la Vena, come World Heritage dell’UNESCO, candidatura avanzata tra 2017 e 2018 che vede come ente promotore la Regione Emilia-Romagna e nell’ambito della quale la Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna si pone come interlocutore e consulente.

La prossima tappa sarà quella della futura monografia dedicata al margine occidentale dei gessi romagnoli, ovvero i Gessi di Tossignano e Monte del Casino, già messa in cantiere, atto conclusivo di un progetto editoriale ideato circa un decennio fa, che aveva l’ambizioso obiettivo di trattare in modo esaustivo l’intera Vena del Gesso, settore per settore, attraverso volumi interdisciplinari di grande profondità e dettaglio, editi in cartaceo e contemporaneamente anche veicolati gratuitamente tramite Internet: un obiettivo,  in gran parte raggiunto, che fa della Vena del Gesso romagnola l’affioramento evaporitico sicuramente meglio conosciuto in Italia e uno dei più noti in Europa, nonché il Parco regionale emiliano-romagnolo maggiormente indagato.

E tutto questo in gran parte su base volontaria, opera di appassionati, ricercatori e accademici che hanno deciso di dedicare il loro tempo e i loro studi a un territorio caratterizzato da valori di livello assoluto, ora divulgati e meglio conosciuti anche tra le comunità locali.