Di Maio Ciro Presidente Arcigay Ravenna “Ad Agosto una coppia di Verona è stata aggredita in Piazza Bra, nelle settimane successive ha continuato a subire minacce e insulti, nella notte del 12 settembre i due hanno denunciato la presenza di alcuni sconosciuti sulla porta di casa, che oltre a imbrattare i muri esterni con svastiche e scritte del tipo Bruciate culattoni hanno gettato della benzina addosso ad uno di loro.” ecco quanto riporta Arcigay sul proprio sito.
Inutile dire che sono fatti sconvolgenti, per il gesto in se e per il fatto che è stata colpita la coppia che aveva denunciato l’aggressione omofoba subita l’11 agosto, e che aveva accettato di mettersi a disposizione della mobilitazione pubblica che era seguita a Verona con la manifestazione del 18 agosto.

Da una prima lettura tutto lascia pensare ad una azione di intimidazione, se non a un vero e proprio tentativo di omicidio verso due persone che non hanno abbassato la testa. Poteva succedere a chiunque di noi. Risulta sempre più preoccupante il clima di odio che si sta alimentando prendendo a riferimento e come punto di partenza le dichiarazioni di personaggi pubblici e politicanti all’italiana. Non dimentichiamo che in Parlamento è nato un intergruppo promosso dal leader del Family Day che ha il chiaro obiettivo di comprimere i diritti delle donne, delle persone Lgbt+, dei cittadini che chiedono di poter decidere sulla propria morte senza essere sottoposti a cure mediche che non hanno richiesto.
Sono Presidente da appena pochi mesi e in questi pochi mesi sono stati tanti i Grazie che mi sono arrivati. In questi pochi mesi l’Amministrazione ravennate non ha perso l’occasione di mostrare in maniera forte l’appoggio per i diritti civili che riguardano le persone LGBTI+, prima attraverso l’adesione alla Rete RE.A.DY lo scorso Luglio, poi attraverso l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno che chiedeva alla Regione Emilia-Romagna di impegnarsi affinchè si legiferi entro la fine della legislatura sul tema della omotransnegatività, e al nuovo Parlamento di prendere in esame una legge atta a contrastare le discriminazioni e le violenze basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere. Come non ricordare quei soggetti della società civile che stanno iniziando a camminare al nostro fianco per una lotta comune, per una R-Esistenza organizzata e forte. Con tutto ciò intendo segnalare che la mia Ravenna c’è, e alla Ravenna che ha ben chiara la necessità di restare uniti chiedo di sottoscrivere la petizione lanciata da Arcigay che così riporta:
“L’omotransfobia, l’odio, le discriminazioni generano azioni violente e terribili che distruggono la vita delle persone lasciando segni indelebili in chi ne è vittima e in tutta la società, per questo chiediamo con forza alle Istituzioni di mettere in campo politiche e provvedimenti efficaci di prevenzione e contrasto dei crimini d’odio e di ogni forma di discriminazione, garantendo le necessarie tutele alle vittime che non possono essere lasciate sole.”