10/03/2018 – Nel corso dello svolgimento della manovra di uscita dal porto di Ravenna, un problema di natura tecnica intervenuto nell’apparato di propulsione ha determinato l’arresto del motore principale di una nave di bandiera portoghese, che prontamente è stata affiancata ad una banchina. La nave era arrivata a Ravenna da Koper (Capodistria) con un carico di acciaio. Terminate le operazioni commerciali, dopo aver imbarcato un pilota e con l’assistenza di un rimorchiatore, la nave aveva iniziato la navigazione nel canale portuale dirigendosi verso l’uscita, quando – per effetto di una perdita di acqua di raffreddamento dalla testata del motore – si è verificato il suo arresto. Tale inconveniente è stato prontamente comunicato alla Sala Operativa della Capitaneria di Porto – che ha attivato le procedure di emergenza. Il pilota che si trovava a bordo, con l’ausilio del rimorchiatore, ha immediatamente proceduto ad ormeggiare la nave in banchina, rimanendo in costante contatto con l’Ufficiale di Guardia della Capitaneria di Porto che dalla Sala Operativa ha diretto e coordinato le attività di assistenza di tutti i Servizi tecnico nautici intervenuti, assicurando lo svolgimento delle stesse secondo le modalità e procedure stabilite dalle disposizioni in materia. Grazie a tale rapido e concertato intervento, la nave è stata posta in sicurezza e sono state pertanto immediatamente ripristinate le normali condizioni di navigabilità del porto. Come disposto in caso di eventi del genere dalle norme, nazionali ed internazionali, in materia di sicurezza della navigazione – che prevedono l’attivazione di controlli e verifiche da parte dell’Autorità Marittima – la nave è stata sottoposta ad un’approfondita ispezione, estesa ad ogni sua parte, a cura di Personale specializzato della Sezione Tecnica e Sicurezza della navigazione di questa Capitaneria di Porto finalizzata ad accertare le cause del problema tecnico e la permanenza di tutte le condizioni di navigabilità. Tali controlli hanno consentito di rilevare numerose carenze e deficienze, concentrate soprattutto negli impianti ed apparati situati in sala macchine. Nei confronti della nave è stato pertanto adottato un provvedimento tecnico di detenzione che manterrà i propri effetti fino all’eliminazione di tutte le deficienze riscontrate, per consentire l’esecuzione degli interventi necessari al ripristino della funzionalità degli apparati, al termine dei quali la nave sarà comunque sottoposta ad un ulteriore controllo da parte del Personale della Capitaneria di Porto per certificarne il possesso degli standard di sicurezza e quindi l’idoneità alla navigazione. Tale evento – che ha evidenziato la prontezza e l’efficacia del dispositivo integrato di assistenza ed intervento dei Servizi tecnico nautici del porto, diretto e coordinato dalla Capitaneria di Porto, – consente da un lato di registrare la piena rispondenza delle norme in materia alle esigenze di tutela degli interessi connessi alla sicurezza della navigazione e dall’altro di affermare che l’implementazione delle misure previste è idonea a prevenire situazioni di rischio e quindi a diminuire la probabilità del verificarsi di eventi dannosi.