Striscioni, locandine, manifesti affissi di fronte alle Camere del Lavoro di diverse città italiane, come anche a Faenza,  e alle sedi dei sindacati. È la “risposta” del Movimento Nazionale dopo le dichiarazione della Cgil contro la manifestazione “Lavoratori e Patrioti” che si terrà l’1 maggio a Bologna

“Il Primo maggio dobbiamo difendere un’idea costituzionale di lavoro e quindi va da sè che la Bologna città partigiana e la Bologna metalmeccanica non permetteranno ai fascisti vecchi e nuovi di prendersi una piazza”. Il Primo maggio “saremo in campo come sempre per impedirlo” aveva dichiarato il segretario della Fiom-Cgil, Michele Bulgarelli.

“Hanno ancora la presunzione di credersi difensori dei lavoratori quando, da anni, non fanno altro che fare becera politica da salotto; si vantano di essere in prima linea dal primo lockdown a difesa dei lavoratori ma ad oggi non abbiamo visto alcun risultato a beneficio di tutte quelle categorie lavorative maggiormente colpite” ha dichiarato Desidera Raggi, coordinatrice per la Romagna del Movimento Nazionale.

“Non li abbiamo visti in piazza a fianco dei lavoratori, delle partite iva, dei ristoratori, stanchi di essere vessati da questo governo che, sostanzialmente, non ha fatto altro che dare il colpo di grazia all’economia italiana; non li abbiamo visti sbattere i pugni sui tavoli degli accordi contestando quella ridicola elemosina spacciata per ristori con i quali il governo voleva mettere a tacere le urla di esasperazione del popolo,  come non li abbiamo visti scandalizzarsi di fronte ai ritardi apocalittici delle casse integrazioni”.