“Abbiamo sostenuto la petizione sul nulla-osta subordinato a un collaudo impossibile da superare e ad altri errori tecnici abnormi per ottenere delle risposte, invece a oltre due mesi da quando la petizione è stata inviata alla Regione Emilia Romagna ancora non è stato nemmeno comunicato se la stessa sia ammissibile o meno.

Dov’è finita la rapidità sbandierata con orgoglio dal Commissario Straordinario che si vantava di avere fatto in quattro mesi ciò che di solito richiede anni? Non è da lui lasciar passare oltre sessanta giorni solo per chiarire come riuscirà a portare a compimento l’impresa approvata ma, a quanto pare, non realizzabile.

Non abbiamo neanche inteso sprecare tempo quando abbiamo raccolto firme per chiedere al Sindaco di Ravenna De Pascale di attivarsi per chiedere la revisione di un progetto che, se contiene almeno tre errori tecnici enormi in un solo documento, non è detto che non ne contenga altri negli oltre mille file della pratica, invece nemmeno dal comune si è ancora ricevuta risposta. Non è ammissibile che nessuno -né chi ha scritto, controllato e approvato i documenti e nemmeno gli enti che li hanno verificati (?) e poi approvati – si sia accorto degli errori e che a tali errori sia addirittura subordinato un nulla-osta indispensabile e obbligatorio per legge.

Ma ancora più assurdo è che, una volta segnalate le anomalie, nessuno si sia attivato, tanto che -come si apprende da un comunicato – “il sindacato USB a mezzo dell’avvocato Vincenzo Perticaro ha diffidato i competenti Ministeri e la Regione Emilia Romagna” a fare ciò che, a parere di noi normali cittadini, avrebbero dovuto fare spontaneamente e immediatamente.

Ai signori Bonaccini e De Pascale vogliamo ricordare che sono stati eletti alle cariche che ricoprono per garantire la correttezza tecnica e giuridica dell’operato dell’amministrazione pubblica, non per tergiversare su legittime domande riguardanti errori che, a dirla tutta, avrebbero dovuto vigilare affinché non si verificassero. E comunque, ormai che che si sono verificati, almeno che rispondano e dicano cosa intendono fare!”

MOviMENTO inCONTRO – Ravenna