Ci sono mostre che riescono a rendere l’anima del loro protagonista, non solo il suo fare, ma il suo stesso essere.

E’ il caso della mostra dell’artista francese Jean Gaudaire-Thor,  conclusa a  Ravenna lo scorso  23 gennaio, a Palazzo dell’Orologio, organizzata da Capit Ravenna  che dal prossimo 16 aprile sarà in esposizione a Carrara, a Palazzo Binelli, grazie all’interesse della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara.

Mostra  “Lui, lui partout”, Opere di Jean Gaudaire-Thor, Palazzo Binelli, Via Verdi, 4 – Carrara

La mostra itinerante,  inserita nel calendario ufficiale della Fondation Napoléon,  curata da Patrizia Poggi e Gianfranco Bertaccini, a Carrara  è  riallestita con la collaborazione  di Enzo Tinarelli, docente dell’Accademia di Belle Arti di Carrara.

Le opere in mostra di Jean Gaudaire-Thor indagano sulla personalità poliedrica e controversa di Napoleone, dove il mito e l’icona dell’eroe borghese e la persona del riformatore si ibridano attraverso creazioni stratigrafiche, che privilegiano la tecnica del collage.

Accompagna la mostra un catalogo generale “Napoléon – La campagne du monde 1821-2021”, edito dall’Associazione Capit Ravenna con una prefazione di Thierry Lentz, direttore della Fondation Napoléon e uno scritto di Giorgio Conti che mette in risalto il ruolo delle strategie riformatrici napoleoniche nell’ introduzione del liberalismo in economia e nelle modernizzazioni orientate alla innovazione dell’amministrazione delle società civili e nella promozione delle arti e della scienza. Se Carrara è diventata una capitale mondiale nella produzione e nell’arte del marmo lo dobbiamo a quelle modernizzazioni, a livello locale, promosse da Elisa Bonaparte, sorella dell’imperatore  e veicolate, a livello internazionale, tramite il prestigio delle opere neoclassiche di Antonio Canova, del quale quest’anno ricorre il bicentenario della morte. L’artista preferito da Napoleone, che non a caso sosteneva: “Le cose più importanti al mondo si realizzano grazie alla cultura”.

Ai patrocini della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Ravenna, della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna si sono aggiunti quelli della Regione Toscana, del Comune di Carrara e dell’Accademia di Belle Arti di Carrara.