Si è conclusa la cerimonia ufficiale di presentazione, avvenuta in streaming, tra il Comune di Faenza, Sala Bigari del Palazzo Municipale e il Ceramic Art Avenue Art Museum di Jingdezhen, sede della Biennale, della mostra “In bianco. La porcellana nella ceramica d’arte italiana contemporanea“, allestita nel padiglione Italia della prima Biennale Internazionale di Arte Ceramica di Jingdezhen – Cina. Un progetto a cura di Matteo Zauli e Xiuzhong Zhang che ha visto la partecipazione di importanti personalità cinesi e italiane.

Faenza, città ad antica vocazione ceramica, è tra gli organizzatori della Biennale. Gemellata già da tempo con la città di Jingdezhen, ha intrapreso un percorso che l’ha portata, con le progettualità dell’Associazione Italiana Città della Ceramica (AiCC) da un lato e della Strada Europea della Ceramica dall’altro, ad essere partner di questa importante manifestazione internazionale, che ha dato vita alla mostra in Bianco, organizzata dal Museo Carlo Zauli e da Zhong Art International di Firenze. 

Alla cerimonia sono intervenuti:

  • il Rettore della Jingdezhen Ceramic University, Li Liangzhi

  • la Vicesegretaria del Partito Comunista e Sindaca della Città di Jingdezhen, Hu Xuemei

  • il Sindaco di Faenza Massimo Isola, già Presidente di AiCC – Associazione Italiana Città della Ceramica e Presidente della Strada Europea della Ceramica

  • il Vicedirettore Generale dell’Ufficio Relazione Internazionale del Ministero della Cultura Cinese, Zheng Hao

  • Il Console Generale italiano di Canton, Lucia Pasqualini

  • il Presidente della China Arts and Entertainment Group Ltd, Huang Xiaohua

  • i curatori della mostra Matteo Zauli, Direttore del Museo Carlo Zauli, e Xiuzhong Zhang, Presidente della Zhong Art International.

L’esposizione allestita nel Padiglione Italia vede la partecipazione di trentadue artisti italiani, suddivisi in due sezioni, tra cui: Francesco Ardini, Silvia Celeste Calcagno, Chiara Camoni, Alberto Garutti, Fabrizio Lucchesi, Eva Marisaldi, Ornaghi & Prestinari, Mimmo Paladino, Andrea Salvatori, Italo Zuffi. 

La mostra sarà aperta al pubblico sino al 17 marzo 2022.

La mostra è una narrazione di come la porcellana è stata utilizzata in Italia” – sottolinea Matteo Zauli “ e di come lo è, oggi, nell’ambito dell’arte contemporanea italiana, percepita sempre di più come un materiale prezioso e molto amato dagli artisti, nei circuiti delle gallerie, dei musei, del collezionismo, dell’arte pubblica. Il progetto espositivo riunisce da un lato un gruppo di ceramisti scultori o designer, che lavorano costantemente con la ceramica, e dall’altro un gruppo di artisti, che utilizzano la ceramica – e anche la porcellana – come uno dei tanti materiali del loro universo espressivo, in questo caso spesso in collaborazione con grandi artigiani ceramisti”, fa presente il curatore Matteo Zauli. E’ per me un motivo di grande orgoglio curare questa mostra perché sono nato e cresciuto nel mito della ceramica cinese e della porcellana di Jingdezhen, grazie agli insegnamenti di mio padre Carlo Zauli, che mi ha sempre detto che, nella ceramica d’arte, tutto nasce in Cina. Ho verificato questo nel mio lavoro; mi sono reso conto che i riferimenti con la ceramica cinese sono continui nella ceramica italiana e internazionale degli ultimi 800 anni”. Conclude Matteo Zauli.

È davvero un onore e un piacere per me partecipare alla cerimonia di apertura di questa mostra, anche se a distanza”. Sottolinea Massimo Isola Sindaco di Faenza Massimo Isola, Presidente di AiCC– Associazione Italiana Città della Ceramica e Presidente della Strada Europea della Ceramica. “Ringrazio tutte le persone e le istituzioni che hanno contribuito alla realizzazione di In bianco. La porcellana nella ceramica d’arte italiana contemporanea, un progetto artistico che è per noi, prima di tutto, un modo per mantenere vivo e vivace il dialogo tra la Cina e l’Italia, in particolare tra Jingdezhen e Faenza – città gemellate – nel segno della Ceramica: lo Stato cinese, la città di Jingdezhen, la Biennale Ceramica e la Zhong Art International, in particolare Xiuzhong Zhang. Dal momento in cui le prime porcellane cinesi sono arrivate in Europa tra il XIV e il XV secolo, generando stupore e meraviglia, i ceramisti occidentali si sono gradualmente avvicinati alla porcellana. Oggi tutto è cambiato, la porcellana tecnicamente non è più un “segreto”, ma forse – come il progetto di questa mostra ci racconta – culturalmente lo è ancora, nel senso che la storia e la geografia dietro a questa materia sono profonde e ricche di significati al punto che la porcellana è per noi una continua ricerca, una continua scoperta. Questa profondità – prosegue Massimo Isola – e ricchezza di significati si percepisce, ad esempio, visitando Jingdezhen, città simbolo della porcellana: un luogo unico, che arricchisce ulteriormente di senso la mostra In bianco. La porcellana nella ceramica d’arte italiana contemporanea, curata da Matteo Zauli, che qui arriva con le opere e le storie di una trentina di ceramisti e artisti italiani. Questo progetto non è solo una mostra ma una occasione di scambio, di confronto, di crescita. Da tempo abbiamo iniziato questo percorso, dapprima con il gemellaggio fra la città di Faenza e Jingdezhen, poi con le progettualità dell’Associazione Italiana Città della Ceramica (AiCC), da un lato, e della Strada Europea della Ceramica, dall’altro, che hanno portato a diverse nostre partecipazioni alla prestigiosa Jingdezhen International Ceramics Fair. Un percorso che in realtà è un viaggio vero e proprio, perché la ceramica stessa è viaggio, è itinerario. Tra Jingdezhen e l’Europa (e l’Italia) la ceramica transita da secoli. Migliaia di viaggi, rotte lineari e laterali. La moltitudine di questi viaggi ha cambiato il senso e la forma della produzione ceramica italiana ed europea. Il dialogo tra le nostre culture ci ha cambiati e continua a cambiarci. Siamo movimento, e le rotte tra Oriente e Occidente – che hanno portato porcellane e maioliche negli angoli più diffusi del mondo – hanno portato bellezza, sapienza, vibrazioni per l’anima e il cuore delle civiltà. Hanno anche portato progresso e sviluppo economico: questo è un elemento importante. Ma sappiamo bene che per noi la ceramica è soprattutto la parte più intima dell’anima delle nostre comunità. Così, questa mostra – conclude Massimo Isola – è per noi una tappa fondamentale del viaggio alla scoperta della porcellana, di Jingdezhen, della Cina, nella grande consapevolezza della profondità della vostra cultura, dell’unicità della vostra produzione, della passione che avete per la vostra brillante tradizione. Siamo qui per comunicare, per condividere, per fare crescere le nostre identità ceramiche – culturali e produttive – grazie al confronto tra diversità. Questo è in effetti il senso ultimo dei progetti di rete come la Strada Europea della Ceramica, AiCC e il gemellaggio tra Faenza e Jingdezhen: praticare la curiosità, raccontarci e ascoltare”.

Gli artisti in mostra. Prima sezione: Francesco Ardini; Marco Basta / Alessandro Di Pietro / Michele Gabriele / Andrea Romano / Jonathan Vivacqua; Lorenza Boisi; Chiara Camoni; David Casini; Diego Cibelli; Alberto Garutti; Eva Marisaldi; Ornaghi & Prestinari; Mimmo Paladino; Italo Zuffi. Seconda sezione: Patrizio Bartoloni; Sandra Baruzzi; Giulia Bonora; Silvia Celeste Calcagno; Antonella Cimatti; Sara Dario; Mirco Denicolò; ELICA Studio – Carlo Pastore, Elisabetta Bovina; FOS Ceramiche; Alberto Gianfreda; Annalisa Guerri; Fabrizio Lucchesi; Georgia Matteini Palmerini; Simone Negri; Nero/Alessandro Neretti; Gabriele “mrCorto” Resmini & Luca “Pi” Pellegrino; Marta Palmieri; Fiorenza Pancino; POL Polloniato; Luce Raggi; Andrea Salvatori.

La prima Biennale Internazionale di Arte Ceramica di Jingdezhen è realizzata, su incarico dal Ministero della Cultura Cinese, da Zhong Art International (Italia) insieme al Museo Carlo Zauli (Italia), la China International Exhibition Agency e la Ceramic Art Avenue Art Museum.

Organizzata da: Comune di Jingdezhen, Cina; Jingdezhen Ceramic University; China Arts and Entertainment Group Ltd., Comune di Faenza (Italia).

Realizzata da: Zhong Art International; Museo Carlo Zauli; China International Exhibition Agency.

Con il patrocinio di: Bureau of International Exchanges and Cooperation, Ministry of Culture and Tourism Chinese; Ambasciata d’Italia a Pechino; Associazione Italiana Città della Ceramica (AiCC); European Route of Ceramics.