Morfologiche, dopo il blocco degli esami arrivano gli ambulatori straordinari: “I dirigenti si dimettano”

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Un’ottantina di donne in gravidanza, negli ultimi mesi, non ha potuto fissare un appuntamento per l’ecografia morfologica, esame eseguito intorno alla 20^ – 23^ settimana di gestazione, in un periodo delicato, che permette la verifica dello sviluppo del feto e la diagnosi prenatale di eventuali malformazioni, in particolare di malattie genetiche. Insieme all’ecografia del primo trimestre, si tratta dell’esame di controllo più importante durante la gravidanza.

L’impossibilità ad eseguire l’ecografia è stata causata da un sottodimensionamento temporaneo del personale su tutto il distretto di Ravenna. 28 i medici ostetrici alle dipendenze dell’Ausl Romagna fra Ravenna, Faenza e Lugo su 30 previsti. Di questi 28, 6 dottoresse sono in congedo per maternità, un’assenza alla quale, durante il periodo festivo, si sono aggiunte le ferie dei colleghi e così il personale si è trovato in numero troppo ridotto per eseguire tutti gli esami. Le gestanti sono così state dirottate sugli ospedali di Forlì, Cesena e Rimini, dove però è stato riferito che i medici non potevano prendere in carico persone provenienti dalla provincia di Ravenna. E così, non potendo aspettare, per molti l’unica strada percorribile è stata la sanità privata, con costi variabili dai 200 agli oltre 500 euro a seconda della struttura.