Non si placa l’inesorabile calo delle imprese che ha caratterizzato negli ultimi anni la provincia di Ravenna. I dati pubblicati dalla camera di commercio di Ravenna al 30 giugno 2019 vedono un calo di 442 imprese rispetto alla stessa data del 2018, portando il tessuto economico ravennate a registrare una riduzione di oltre 2.000 società negli ultimi 5 anni. La situazione della provincia romagnola si colloca in un più ampio ambito rappresentato da un tasso di variazione annuo delle imprese in Emilia Romagna pari al – 0,35%.

Approfondendo l’analisi, commentano Stefano Morettini, responsabile comunale della Lega a Ravenna, ed Anna Rosa Tarroni ex consigliere comunale e responsabile Lega del territorio della Bassa Romagna, emerge un dato allarmante che sembra però lasciare indifferente gli attuali amministratori della nostra regione e della nostra provincia. I settori merceologici che incidono maggiormente sul trend negativo delle imprese nella nostra regione sono infatti quelli del commercio e dell’agricoltura, rispettivamente motore trainante dell’economia ravennate e dell’intera regione.
Analisi che palesa come l’amministrazione Bonaccini, nonostante i proclami della campagna elettorale appena iniziata, abbia isolato il territorio ravennate ed impoverito la regione Emilia Romagna. Riteniamo, proseguono Morettini e la Tarroni, che il rilancio dell’economia regionale debba passare per uno snellimento della burocrazia e per un potenziamento delle infrastrutture.

Gli agricoltori, ad esempio, dovrebbero trascorrere il loro tempo a rendere produttiva la loro terra, oppure i propri allevamenti, invece di impiegarlo negli uffici regionali per ottenere agevolazioni che gli spetterebbero di diritto, così come per agevolare le imprese del settore commercio e turismo é necessario potenziare i collegamenti verso le località della nostra riviera. Riteniamo infine necessario, concludono Morettini e la Tarroni,  che la Flax Tax, introdotta  dalla Lega nel precedente governo, sostituisca l’attuale sistema di tassazione Irpef anche per le imprese, libero professionisti e per le famiglie.