Si è svolta oggi pomeriggio la Commissione consiliare n. 2 Servizi sociali, volontariato, casa, sanità, immigrazione.

Il Partito Democratico e i gruppi di maggioranza hanno presentato alcune proposte per introdurre importanti innovazioni nel pronto soccorso dell’ospedale di Ravenna. Si tratta di progetti che possono avviare sostanziali miglioramenti sia in tema di funzionalità dei servizi che per quanto riguarda il percorso di umanizzazione della cura.

È stato annunciato che si provvederà alla stesura di un documento che inviterà Ausl Romagna a recuperare la postazione di diagnostica per immagini al pronto soccorso, a realizzare un locale di accoglienza riservata ai pazienti con disturbo autistico e a creare un locale dedicato ai pazienti in gravissime condizioni affinché possano essere accompagnati in modo riservato verso il fine vita.

«Ieri abbiamo votato un ordine del giorno sull’importanza della sanità pubblica – ha detto il capogruppo PD Marco Montanari – e ora vogliamo passare dalle parole ai fatti portando all’attenzione dell’azienda sanitaria alcune proposte concrete. Sappiamo che l’attivazione di un ulteriore centro traumatologico presso l’ospedale di Ravenna è un progetto che non renderebbe il sistema romagnolo più efficiente ma abbiamo una proposta per rendere più adeguato il percorso dei pazienti che necessitano di esami radiologici. Chiederemo dunque di attivare la postazione radiologica del pronto soccorso in modo da dare risposte immediate ai pazienti che necessitano di radiografie, tac o ecografie le quali potranno essere eseguite direttamente in pronto soccorso senza dover accedere al reparto di radiologia. Siamo certi che questa innovazione potrebbe essere decisiva per eliminare molte attese e disservizi, in un contesto in esistono meno margini di manovra sulle risorse umane.

Inoltre ci siamo concentrati su come umanizzare i percorsi di cura per i pazienti più fragili e abbiamo proposto di creare uno spazio riservato ai pazienti con disturbo autistico che soffrono molto la situazione caotica in cui si vengono a trovare quando accedono al pronto soccorso. I disturbi dello spettro autistico sono una patologia ancora troppo misconosciuta verso la quale è necessario mostrare più attenzione e sensibilità.

Infine abbiamo proposto di realizzare un’ulteriore stanza per i pazienti che si avviano al fine vita, in modo che possano trascorrere le ultime ore con i familiari in una condizione di calma e riservatezza.

Sappiamo che, con la condizione di carenza di personale e con una sostenibilità politica del sistema che ereditiamo da scelte strategiche nazionali discutibili, ci sono diverse situazioni di criticità ma crediamo che ci si debba concentrare ora su interventi concretizzabili in un tempo ragionevole e che potrebbero portare a un deciso miglioramento delle prestazioni della medicina d’urgenza del nostro ospedale.»