Menachem Lazar via Wikimedia

L’Istituto Musicale Verdi e l’Accademia di Belle Arti di Ravenna celebrano giovedì 20 gennaio alle 15.30 nella nuova sede condivisa del Polo delle Arti di piazza Kennedy 7 la presenza di un vero e proprio testimonial dell’arte e della musica: il noto autore Mogol, storico paroliere, discografico e scrittore italiano, il cui nome è inscindibilmente legato a quello di Lucio Battisti e che ha dato alla musica leggera italiana un contributo di ampio respiro, fin dai primissimi anni Sessanta. Le istituzioni dell’alta formazione artistica e musicale incontrano dunque un protagonista della canzone italiana, nel segno della valorizzazione dell’arte, della musica e della poesia.

È grazie all’invito del Prefetto che un ospite di assoluto rilievo come Mogol, vero protagonista della storia musicale italiana, sarà a Ravenna, a testimonianza di quanto l’alta formazione artistica e musicale ricopra un ruolo fondamentale nella crescita culturale.

Mogol sarà accolto, oltre che dal prefetto Enrico Caterino, dal sindaco Michele de Pascale e dall’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia.

Si esibiranno per l’occasione, in un breve concerto cameristico per voce e pianoforte, Sveva Pia Laterza e Domenico Bevilacqua, allievi del Verdi. Inoltre verrà donata a Mogol un’opera a mosaico realizzata da Yuyu Zhao, allieva dell’Accademia di Belle Arti.

L’occasione pone l’accento sull’innegabile universalità dei linguaggi dell’arte che si intersecano, ricercando affinità tra mondi spesso diversi, parlando di arte totale.

Il rapporto tra Accademia e Istituto Verdi si è intensificato nei tempi recenti, grazie anche alla nuova sede condivisa, luogo culturalmente versatile ad ospitare eventi e manifestazioni. Questa iniziativa ne è testimonianza.

La presenza di Mogol, come testimonial dell’anno accademico 2021/2022, conferma Il rinnovamento delle scelte dell’offerta formativa dell’Istituto Verdi indirizzate al contemporaneo ed in particolare al teatro musicale e per l’Accademia di Belle Arti un percorso unico in Italia che vede al centro lo studio del linguaggio del mosaico, partendo dall’antico per sviluppare nuovi percorsi espressivi legati all’arte contemporanea.

L’evento è aperto al pubblico fino a esaurimento posti; per accedere occorrono il green pass rafforzato e la mascherina ffp2.