Ci saremmo aspettati da parte di questa Regione una partecipazione molto più attiva nel difendere un suo Atto che più volte durante questa annata venatoria è stato modificato sempre a ribasso, fino ad arrivare a quella più ingiusta e penalizzante del 19 dicembre 2022.

Attendavamo l’udienza della 2’sezione del Tar dell’Emilia Romagna per la ridiscussione di merito delle specie oggetto di chiusura anticipata, come da disposizione del Consiglio di Stato nell’iter procedurale dei ricorsi persi e vinti da parte degli ambientalisti/animalisti; cosa purtroppo non avvenuta seppur trascorsi due mesi dalla sentenza.

Ai tanti cacciatori emiliano romagnoli, contribuenti attivi e adempienti nei confronti dell’erario e degli enti preposti, è stato TOLTO l’ultimo mese di caccia, lo si potrebbe pensare ad un regalo politico, chissà?

Ci saremmo aspettati … una grande dimostrazione di orgoglio da parte della politica di maggioranza nel difendere un proprio atto amministrativo (calendario Venatorio Regionale) durante queste dinamiche, entrando anticipatamente nel merito a difesa dei diritti dei suoi cittadini cacciatori. Visti i pareri restrittivi di ISPRA, era focale intraprendere un percorso di richiesta di anticipazione di udienza, come era opportuno e importantissimo intraprendere un confronto consultivo con tutti i portatori di interesse.

La voce dell’orgoglio non l’abbiamo percepita almeno noi, cosa mai successa in passato perché si sapeva anticipatamente l’inizio e la fine dell’attività venatoria.  Mentre ora abbiamo un’unica certezza: pagare anticipatamente per un diritto/attività che sta risultando impossibile, con il rischio di essere estromessi dalla gestione se non si è adempienti ai termini stabiliti, cosa al quanto imbarazzante visto cosa sta succedendo.

Mai vogliamo pensare al frutto di una convenienza delle parti che sfruttando il paravento della sentenza del Consiglio di Stato rimangono comode nell’attesa dell’udienza.

Di fronte a tutto questo, nel nostro ruolo di Associazione Venatoria riconosciuta, a tutela degli interessi dei cacciatori, proponiamo la sospensione alla partecipazione delle attività di controllo di qualsiasi specie, invito esteso anche alle altre sigle venatorie, per la difesa e a garanzia dei nostri diritti di cittadini contribuenti, sempre stati attivi per qualsiasi emergenza e necessità.