Minaccia e perseguita la ex: stalker “recidivo” finisce in carcere

0
452

23/05/2018 – Al termine di un’indagine molto delicata, scaturita da una disperata richiesta di aiuto di una donna perseguitata dall’ex fidanzato, i carabinieri hanno arrestato uno “stalker” 37enne di Riolo Terme che, già in passato, era stato condannato per lo stesso reato nei confronti di un’altra partner.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip del tribunale di Ravenna, è stata notificata pochi giorni fa dai carabinieri di Riolo Terme, che ad aprile di quest’anno avevano avviato le indagini, dopo essere intervenuti in soccorso di una donna che aveva segnalato il suo ex appostato nei paraggi della sua abitazione. La vittima, esasperata dall’ennesimo pedinamento dell’ex fidanzato, aveva raccontato ai carabinieri una lunga serie di atti persecutori, che subiva ormai da quasi un anno, da parte di un collega di lavoro, dopo la “rottura” del loro rapporto sentimentale. Secondo il racconto della donna, la relazione si era conclusa a causa dei continui litigi e maltrattamenti subiti, dovuti soprattutto all’eccessiva gelosia da parte del partner.
La relazione fra i due era iniziata i primi mesi del 2017, quando il 37enne, reduce da un altro rapporto turbolento con la precedente compagna, aveva incontrato sul posto di lavoro una giovane collega con la quale si era fidanzato. All’inizio le cose fra i due andavano a gonfie vele, però i problemi sono cominciati a causa della morbosa gelosia dell’uomo che, dopo qualche tempo, aveva cominciato a pretendere che la fidanzata non rivolgesse nemmeno una parola a colleghi o conoscenti dell’altro sesso, arrivando al punto da crearle seri problemi anche sul posto di lavoro.
Con il passare del tempo le “scenate” sono diventate quasi quotidiane e si è passati ad un’escalation di pesanti offese e maltrattamenti, fino ad arrivare a violenze fisiche e minacce di morte, spesso in presenza di testimoni. Un giorno la donna era uscita dallo spogliatoio del posto di lavoro dolorante ad una caviglia a causa di un calcio sferrato dal fidanzato; in un’altra occasione era stata colpita in testa con un oggetto contundente; altre volte, invece, era stata schiaffeggiata. Dopo aver sopportato a lungo i soprusi del compagno, la donna aveva deciso di interrompere quella relazione decisamente “pericolosa”.
Da quel momento, l’uomo ha cominciato a tartassarla con pesanti ingiurie e minacce, costringendola addirittura a licenziarsi per non incontrarlo, cosa che non è servita. Infatti il 37enne ha cominciato a perseguitarla, tempestandola con decine di telefonate sgradite e moleste, con le quali preannunciava future “vendette”.
Il comportamento persecutorio dello “stalker” si è poi trascinato per mesi, durante i quali la donna oltre a vivere nella paura, è stata costretta a cambiare le proprie abitudini, fino a quando, dopo l’ennesimo appostamento dell’ex fidanzato, si è convinta a chiedere aiuto ai carabinieri. I militari dell’Arma, dopo aver raccolto molte testimonianze che hanno confermato il racconto della vittima, sono riusciti a documentare gran parte degli atteggiamenti persecutori messi in atto fino al mese di maggio dal 37enne, compresa la sfilza di telefonate con le quali assillava l’ex fidanzata. Fra l’altro è emerso dalle indagini che l’uomo, qualche anno fa, era stato condannato a due anni di reclusione per una vicenda quasi identica, ai danni di un’altra donna che in passato si era legata a lui sentimentalmente, diventata poi il “bersaglio” delle sue persecuzioni.
Con una dettagliata informativa di reato depositata in procura, i carabinieri di Riolo Terme hanno chiesto al pubblico ministero una misura cautelare per fermare lo “stalker”. Il gip Janos Barlotti, pochi giorni fa, ha quindi ordinato l’arresto del 37enne, mettendo in risalto la gravità dei suoi comportamenti possessivi ed ossessivi. L’uomo è stato portato in carcere a Ravenna, con l’accusa di “atti persecutori aggravati”.