Il tema dei cattivi odori nella zona industriale è sempre al centro del dibattito riguardante la nostra città. L’ultimo capitolo è aperto in questi giorni dal consigliere provinciale Gianfranco Spadoni, lista Civici, che chiede l’intervento della Provincia:
La bella città manfreda, per il proprio marketing potrebbe dotarsi di un nuovo slogan: “ Benvenuti a Faenza, città della ceramica e dell’aria puzzolente .” Purtroppo, uscendo dall’autostrada A 14 e per alcuni chilometri di raggio da quella zona, l’aria continua a essere  appestata da cattivi odori ai limiti della sopportabilità. Questa situazione è presente da numerosi anni tant’è che molti cittadini hanno protestato a più  riprese e  con ogni mezzo con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria facendo espliciti richiami al  rispetto delle normative sull’impatto ambientale. Nonostante queste iniziative la situazione  resta immutata nel tempo,  oltretutto    supportata dai pareri degli organi competenti che hanno sempre certificato un contesto ambientale rispettoso dei limiti imposti  dalla legge.  In altre parole, sebbene le attività industriali  della zona siano state classificate fra quelle in regola con le emissioni atmosferiche, continuano giorno e notte  questi forti miasmi in un raggio di diversi chilometri con comprensibile malcontento dei residenti preoccupati per la qualità dell’aria respirata. Inoltre, sulla stessa lunghezza d’onda, preoccupazione e malessere sono condivisi anche dai  turisti e dai pendolari diretti ai vari centri commerciali della zona in questione. L’interrogativo, dunque, resta quello di capire se effettivamente le attività industriali ubicate nella zona in questione  operino nel rispetto delle normative e, se questo avviene, la domanda conseguente resta quella di spiegare come possa verificarsi la continua presenza di miasmi in atmosfera,  peraltro particolarmente  accentuati in questi periodi d’intenso caldo. Evidente come  esista una forte contraddizione  che da una parte fa emergere un presunto quadro di rispetto delle regole, dall’altra, invece, nei fatti si  continua a registrare  una situazione irrespirabile che non può  essere rubricata come un’opinione.
Si chiede, dunque,  quali interventi intenda disporre il Presidente della Provincia per tentare una soluzione accettabile sotto il profilo ambientale, nel rispetto dei cittadini che da anni attendono una legittima risposta  nel desiderio di poter avere  un ambiente privo di odori sgradevoli e nauseabondi”.