L’Associazione A.L.I.Ce. dedica il mese di maggio alla prevenzione dell’ictus cerebrale.

In provincia di Ravenna si verificano circa 600 casi di ictus all’anno (80% di origine  ischemica e  il 20% di tipo emorragico). L’ictus cerebrale è una patologia la cui prevalenza cresce con l’età ma si possono verificare anche casi in età più giovanile.

Grazie alla collaborazione con AUSL Romagna, Dipartimento di Neuroscienze – U.O. di Neurologia di Ravenna,  Distretto Sanitario di Ravenna e con  il patrocinio dei Comuni di Ravenna, Cervia e Russi, sono state organizzate tre giornate rivolte ai cittadini interessati ad effettuare uno screening finalizzato alla prevenzione e alla diagnosi precoce di questa patologia 

Sabato 14 maggio dalle ore 8.00 alle ore 13.00

Casa della Salute di Russi

Sabato 21 maggio dalle ore 8.00 alle ore 14.00

Ospedale Santa Maria delle Croci Ravenna

Ambulatori del Servizio di Neurofisiologia 

Sabato 28 maggio dalle ore 8.00 alle ore 13.00

Casa della Salute San Giorgio di Cervia

I partecipanti saranno sottoposti ad alcuni esami clinici finalizzati alla misurazione del “rischio” individuale di ictus. L’intervento è rivolto a tutti cittadini adulti a prescindere dall’età  e prevede:

  • un test rapido di misurazione di glicemia e colesterolo;
  • la misurazione della pressione arteriosa e il rilievo di eventuali aritmie cardiache;
  • la valutazione medica, qualora  dai test effettuati si rilevasse un elevato rischio per malattia cerebrovascolare, attraverso un colloquio e  suggerendo, eventualmente,  ulteriori approfondimenti diagnostici. I risultati delle indagini con la valutazione del rischio saranno consegnati agli interessati.

L’Azienda USL di Ravenna è impegnata a migliorare la diagnosi precoce, il trattamento e l’assistenza dei pazienti colpiti da ictus con il progetto “Stroke Care Aziendale” che vede coinvolta la UO di Neurologia dell’Ospedale di Ravenna in diverse iniziative. Citiamo in particolare la procedura per il trattamento dell’ictus cerebrale ischemico che ha portato recentemente a riconoscimenti in ambito nazionale e la gestione del Registro degli eventi cerebrovascolari della Stroke Unit dell’Ospedale di Ravenna.

Il Dr. Querzani – Direttore della U.O di Neurologia dell’ambito provinciale di Ravenna dichiara come la ormai consolidata collaborazione con A.L.I.Ce. Ravenna, abbia raggiunto importanti traguardi che  si sono espressi sia con il miglioramento della gestione del paziente affetto da  ictus nella fase  intra-ospedaliera, con una  marcata riduzione  dei tempi di processazione della patologia in urgenza (ricordiamo sempre che l’ictus è una patologia “tempo dipendente”), che nella gestione degli esiti e dell’aiuto e supporto  alle famiglie.

La dr.ssa Mazzoni – Direttrice del Distretto Sanitario di Ravenna, conferma la stretta collaborazione con A.L.I.Ce. Ravenna, nella progettazione e realizzazione d’interventi a supporto delle persone colpite da ictus attraverso la realizzazione, in maniera integrata con i servizi aziendali, d’interventi di tipo psicologico e riabilitativo realizzati a livello domiciliare. Di particolare importanza risultano essere le iniziative a supporto del care giver.  Le giornate previste nel mese della prevenzione dell’ictus cerebrale, consentono di aprire le porte delle Case della Salute del Comune di Russi e Cervia, oltre che dell’Ospedale di Ravenna per accogliere i cittadini, fornire informazioni sul proprio stato di salute e promuovere sani  stili di vita.

La presidente di A.L.I.Ce. Ravenna ODV, dott.ssa Daniela Toschi, dichiara “i filoni dell’impegno dell’Associazione riguardano l’informazione per favorire la prevenzione di questa grave malattia, il miglioramento dell’assistenza al malato e alla sua famiglia e la continuità degli interventi riabilitativi”. Tra le numerose iniziative promosse dall’Associazione si segnala:

– campagne di prevenzione e comunicazione sul riconoscimento dei sintomi;

– stampa e distribuzione di materiali informativi sul post ictus;

– realizzazione di percorsi di gruppo finalizzati al mantenimento del recupero motorio (attività fisica adattata), integrati con interventi educazionali, in persone con esiti di ictus;

– presenza di un Punto d’Ascolto presso l’area della ex oculistica ospedaliera (seminterrato), dove i volontari dell’Associazione possono accogliere pazienti e familiari;

– organizzazione di corsi di arteterapia e musicoterapia/logopedia  per contrastare il disagio e la depressione, nonche’ per aiutare le persone colpite da afasia.