Confartigianato di Cervia, in relazione a quanto accaduto i giorni scorsi sulla questione delle manifestazioni temporanee organizzate dal Comune di Cervia, ritiene opportuno, come correttamente auspicato dal Sindaco Massimo Medri, che si vada a recuperare un dialogo con la esclusiva finalità di ripristinare gli accordi e le modalità comportamentali frutto di anni discussioni e confronti.

“La nostra Associazione da oltre un decennio dialoga con l’Amministrazione e tutte le categorie coinvolte nell’organizzazione dei mercati straordinari, e questo ha reso possibile la partecipazione delle attività artigianali che, una volta selezionate e consone alla tipologia di evento, hanno certamente contribuito ad elevare la qualità delle manifestazioni del nostro comune.

L’apporto organizzativo di Confartigianato, come componente della Commissione valutativa dei partecipanti alle manifestazioni del Borgo Marina (attiva anni or sono) e la partecipazione, verificatasi alcuni anni fa su nostra richiesta, alle commissioni previste dal regolamento comunale di Cervia per il commercio sulle aree pubbliche, ha permesso di definire tutte le modalità e le regole che, esclusivamente sulle manifestazioni temporanee, hanno legittimato la presenza delle imprese dell’artigianato, spesso sinonimo di qualità e di “handmade”.

Confartigianato ritiene necessaria, soprattutto in questo difficilissimo periodo economico, una corretta modalità relazionale fra le parti di interesse, con un’Amministrazione Comunale attenta alle sensibilità delle parti economiche coinvolte e con i sistemi di rappresentanza che non possono permettersi, con azioni frettolose, incaute e sproporzionate, di compromettere un dialogo ed un confronto costruito negli anni.

Confartigianato rivendica il proprio ruolo di sistema di rappresentanza per le imprese del mondo dell’Artigianato che, lontano da interessi diversi, permetta, come nel caso delle manifestazioni temporanee di Cervia, di elevare anche la qualità dell’offerta turistica del nostro territorio”.

Confcommercio e Confesercenti hanno invece espresso il loro parere in una nota stampa condivisa:

“Siamo rimasti profondamente colpiti dal comunicato di CNA Cervia, comparso nei giorni scorsi sulla stampa locale, nel quale si richiedono le dimissioni dell’Assessore Michele Fiumi. Richiesta che non condividiamo.

In premessa, sosteniamo convintamente che l’Assessore Fiumi non si debba dimettere, dando invece corso a ciò che ha anche sostenuto in una dichiarazione sul rispetto delle regole e a quelle che sono le linee guida del suo mandato politico all’interno della Giunta.

Ci pare francamente strano, quasi sospetto, che CNA si infili in una richiesta (perlomeno precipitosa) del genere senza forse conoscere quella che è la dinamica della vicenda legata agli eventi che coinvolgono espositori della tipicità e delle tradizioni.

Correttamente, l’Assessore Fiumi ha convocato la Commissione degli ambulanti, prevista dal regolamento comunale (non da “Fantasilandia”); la stessa Commissione – fra le altre cose – si occupa anche delle iniziative promozionali che si svolgono nel territorio su area pubblica.

Sul mercatino di Borgo Marina, che come Associazioni condividiamo e che abbiamo contribuito a far nascere e a far qualificare nel tempo, dopo una verifica delle ultime edizioni, si sono rilevate delle discrepanze (chiamiamole così!) fra alcune merceologie poste in vendita.

Il regolamento parla chiaro: nelle manifestazioni, ed in particolare nel mercatino di Borgo Marina, non sono previste merci tradizionali come abbigliamento, pelletteria, calzature e accessori di abbigliamento ma, trattandosi di una manifestazione prettamente mercatale, si devono porre in vendita merceologie specifiche anche artigianali e frutto del proprio ingegno.

Non è quindi in discussione l’iniziativa ma, anzi, la sua necessità di essere un evento speciale e qualificato e siamo impegnati affinché sia sempre migliore nella qualità.

Sappiamo bene che l’organizzazione dei mercatini deve tenere conto di tante problematiche, compresa quella che vi è una forte spinta di operatori per partecipare col fatto che va rispettato e attenzionato il regolamento sulle merceologie poste in vendita. Infatti, quello non può essere un mercato rionale, dove si vende di tutto (in modo despecializzato) ma è necessario porre in vendita prodotti (anche artigianali) che non siano generici e, appunto, despecializzati.

Negli anni, colpa la voglia di qualche imprenditore di offrire un po’ di tutto, si era persa questa qualificazione e l’Assessore Fiumi, anche su richiesta dei Sindacati degli ambulanti, ha operato in tal senso. Quindi “nessuna riga” sugli eventi, men che meno la volontà di escludere nessuno ma la necessità di rimarcare e perseguire il rispetto del regolamento.

Ci fa specie che CNA ambisca ad essere presente in tavoli che non la riguardano. Commercio e Turismo sono ampiamente rappresentate dalle rispettive Associazioni Confcommercio Ascom Cervia e Confesercenti Cervia con i relativi sindacati; in fondo, neanche noi, ricordiamo di non essere mai stati chiamati a riunioni su parrucchieri, idraulici e falegnami.

Il metodo di lavoro sulla questione in aggetto dell’Assessore Michele Fiumi è stato corretto.

Infine, non corrisponde al vero che ci siano pregiudizi sulla vendita di prodotti da parte di operatori, anche artigiani, che pongono in vendita i propri prodotti e opere dell’ingegno. Tutt’altro e, anzi, questi qualificano fortemente le manifestazioni; il tema riguarda solo chi commette abusi e pone in vendita, banalmente, prodotti acquistati e rivenduti in mercati tradizionali.

Quindi non c’è nessun divieto ma solo un corretto richiamo al rispetto delle regole; un atteggiamento e un’azione che condividiamo nell’operato dell’Assessore Michele Fiumi.

Riteniamo ampiamente sproporzionato e inopportuno, nel singolo episodio, chiedere le dimissioni dell’Assessore Michele Fiumi; abbiamo quasi l’impressione che ci sia altro, più legato ai ruoli della politica”.