Giovedì 12 maggio ore 16.30, sala Bedeschi della Cna in viale Randi, 90 ci sarà la presentazione, con parole e immagini del volume “Memorie di giganti verdi. Il racconto degli alberi monumentali d’Italia dell’Emilia – Romagna”, realizzato dalla Regione, edito da Bononia University Press 2021.

Che cosa c’è di più lento e perseverante della crescita di un albero monumentale? 

“Il libro che presenteremo – spiegano i volontari della Condotta di Slow Food – racconta la storia di patriarchi vegetali ai piedi dei quali volentieri passiamo il nostro tempo. Vicino a queste creature il nostro animo cammina nel tempo, si diverte a confrontare l’età degli alberi con le vicende umane, che ci sembrano così lontane, ma che si ridimensionano nel raffronto. Chi si inoltra nella comunione con gli alberi non riesce più a vederli con gli occhi di prima; li riconosce, né stima l’età, ne intuisce le vicissitudini, fulmini, tagli, incendi, che però non li hanno uccisi, ma solo mutilati, come accade agli esseri umani che crescono e invecchiano tra i triboli e gli infortuni della vita”. Sono 103 gli esemplari di alberi monumentali censiti nella nostra regione, tutelali a livello nazionale, di cui 9 in provincia di Ravenna: un acero campestre e un pioppo nero a Bagnacavallo; una roverella a Brisighella e una seconda a Castel Bolognese; un pioppo bianco, un cerro e un platano occidentale a Faenza; un gelso nero a Massa Lombarda e un platano comune a Ravenna. Vari sono i caratteri della monumentalità per i quali vengono tutelati: il pregio naturalistico, la rarità botanica, il valore paesaggistico e quello storico, culturale e religioso. La presentazione del volume consentirà un viaggio fotografico che è un invito a scoprire l’Emilia- Romagna con le sue bellezze e le sue peculiarità, in un’ottica più verde e rilassata.

“L’impegno alla conservazione e tutela di questo patrimonio – aggiungono gli organizzatori – è affidato alle istituzioni, ma può costituire un’opportunità di lavoro per chi opera nella gestione e fruizione del verde e per la salvaguardia del paesaggio. Spetta all’associazionismo, che condivide i valori della sostenibilità ambientale, il compito di fare rete per sensibilizzare, soprattutto i giovani, alla necessità di conoscere, preservare e valorizzare i nostri beni culturali: una vera e propria “albero terapia” per prendere dagli alberi bellezza, serenità, salute per la nostra vita. Questo è il tratto saliente anche dell’esperienza, ormai pluriennale, che Slow Food realizza con l’orto in condotta insieme ai ragazzi della scuola primaria”.

Interverranno alla presentazione, resa possibile dal sostegno di CNA Ravenna, Cristina Ambrosini, responsabile del settore patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, i colleghi Rosella Ghedini e Carlo Tovoli, curatori del libro; Stefano Ravaioli, dirigente del servizio tutela, ambiente e territorio e Igor Gallonetto, assessore al verde pubblico e riforestazione del Comune di Ravenna. Hanno condiviso lo spirito di questa iniziativa la delegazione del FAI che, proprio questo mese, vedrà il gruppo giovani impegnato nei Giardini Aperti e la sezione locale del CAI.