“Una delibera pilatesca del 2023, che cercava un equilibrio impossibile dando un colpo al cerchio e uno alla botte. Una bandiera israeliana issata su Palazzo Merlato e poi rimossa, non certo per decisione delle autorità comunali, ma in seguito a una presa di posizione della sinistra ravennate (Partito Comunista, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e Partito Comunista Italiano) e dopo questo episodio soltanto il silenzio. Il Consiglio Comunale di Ravenna ha taciuto e continua a tacere di fronte al genocidio del popolo palestinese compiuto dalle truppe del criminale internazionale Benjamin Netanyahu.
La delibera del 2023 ripete solo il solito mantra: due popoli e due Stati, la resistenza palestinese equiparata al terrorismo, Israele con il cosiddetto “diritto a difendersi” e lo spettro dell’antisemitismo evocato come scudo contro ogni critica. Peccato che gli accordi di Oslo siano carta straccia per Israele, e che centinaia di migliaia di coloni abbiano illegalmente occupato, e continuino ad occupare, terre destinate ai palestinesi. Il progetto è evidente: l’occupazione integrale di Gaza e la deportazione definitiva della sua popolazione.
Le decine di migliaia di civili uccisi, i bombardamenti indiscriminati, gli ospedali, le scuole e le abitazioni distrutte, i bambini massacrati non hanno nulla a che vedere con la difesa: sono crimini di occupazione coloniale. Nessuno osa opporsi apertamente, nemmeno qui a Ravenna, al governo Netanyahu, il più fedele servitore degli interessi statunitensi. E così, dal nostro porto continuano indisturbati i rapporti commerciali con Israele e l’invio di armamenti verso Tel Aviv.
La coalizione che sostiene la candidatura di Marisa Iannucci a sindaca di Ravenna è radicalmente contraria a questa complicità silenziosa: finché continuerà lo sterminio del popolo palestinese, proporremo e sosterremo il boicottaggio di ogni rapporto commerciale tra Ravenna e Israele, vigilando affinché dal porto non parta più alcuna arma destinata a Tel Aviv.Condanniamo oggi e condanneremo anche dai banchi del prossimo consiglio comunale la vigliacca ipocrisia che pretende di usare gli orrori del passato europeo per giustificare la violenza e lo sterminio di innocenti a Gaza e in tutta la Palestina. Degli orrori passati è responsabile unicamente l’Europa “civilizzata” e “democratica”, non certo il popolo palestinese, che è semita come i suoi carnefici, oggi avanguardia degli interessi imperialisti statunitensi. Fermiamo Israele, fermiamo il genocidio in Palestina.”
Marisa Iannucci
Coalizione della sinistra (Partito Comunista, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e Partito Comunista Italiano, Ravenna in Comune)