Maria Marabini, segretaria della Lega di Russi, torna su un tema che fa tuttora discutere e i cui contorni sono, a suo avviso, da approfondire a poche settimane dal nuovo passaggio di proprietà dell’impianto prima ancora di diventare operativo.

“Tutto legittimo, certamente, e immagino anche che gli organismi preposti abbiano controllato e verificato le procedure intercorse. Noi residenti, tuttavia, che da questo impianto non sappiamo ancora quali ricadute aspettarci, avremmo preferito più chiarezza. Che né la Regione, né l’amministrazione comunale, ma neppure le proprietà, hanno saputo o voluto dare. Di sicuro, – commenta Marabini – vogliamo capire cosa verrà effettivamente bruciato nell’impianto e da dove arriveranno i materiali vegetali da utilizzare.

Non ci bastano, infatti, le dichiarazioni di prammatica della dirigenza del nuovo proprietario, il fondo F2i, che saranno residui agricoli, come potature di alberi da frutta e simili. E’ presumibile che questi residui agricoli non saranno sufficienti per alimentare la centrale, che necessita, lo ricordiamo, di circa 270.000 tonnellate di combustibile annui, nè potranno essere, come ventilato in un primo tempo, a chilometro zero.

Di qui, le preoccupazioni generalizzate per l’aumento del traffico veicolare per il trasporto del combustibile, per la sua provenienza e per la sua qualità e composizione. Credo che il sindaco di Russi dovrà fare molto di più di una dichiarazione semplicistica, quanto vuota di contenuti, come quella rilasciata ai primi di luglio. Il suo sostegno alle ‘operazioni societarie’ che sono intervenute non ci rassicura.

Vogliamo dati. Dati certi e aggiornati che sia il Comune che la Regione, assumendosi tutte le responsabilità del caso, devono illustrare in una prossima e urgente conferenza pubblica da organizzare a Russi, a cui possano partecipare tutti i cittadini interessati“.

Interviene anche l’on. Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna.

“Conosco l’annosa vicenda dell’impianto di Russi che ci ha visto in prima linea fin da subito. Credo – afferma Morrone – che ci siano in particolare alcuni aspetti da approfondire nella massima trasparenza. In gioco ci sono infatti la salute dei cittadini e l’ambiente. Auspico quindi che la Giunta Bonaccini e la locale amministrazione non possano tirarsi indietro, rifiutando un confronto diretto con la comunità e la diffusione di informazioni puntuali e aggiornate”.