25/05/2018 – “Non è più possibile effettuare interruzioni volontarie di gravidanza presso l’ospedale di Ravenna?” E’ questa la domanda che Massimo Manzoli Capogruppo Ravenna in Comune rivolge al Sindaco di Ravenna, dopo essere stato informato da una cittadina che “presso l’ospedale di Ravenna non vengono più eseguite le interruzioni volontarie di gravidanza e ci sarebbe una disposizione interna all’area della Ginecologia ravennate per cui le donne che intendono procedere all’IVG vengono indirizzate all’ospedale di Lugo”
Manzoli chiede al Primo cittadino “la verifica della fondatezza dell’informazione ricevuta e nel caso fosse confermato il fatto, come intenda procedere, nella sua veste di primo ufficiale sanitario e primo cittadino, per garantire il diritto sancito nella legge 194/78 alle cittadine ravennati”
Secondo Manzoli infatti non puo’ essere facoltà dell’azienda sanitaria “decidere in modo unilaterale come procedere all’erogazione di un servizio di tale importanza” e ritiene che “tale decisione dimostri una mancanza di sensibilità nei confronti dei diritti delle donne, che oggi vengono sbandierati solo nelle occasioni elettorali, per tornare rapidamente nei cassetti nella vita quotidiana. Il percorso di accesso all’IVG, così come previsto dalla legge 194 del 1978, ha tempi molto ristretti, la presenza dei ginecologi obiettori lo rallenta in modo significativo anche in regione Emilia-Romagna e nell’Area Vasta Romagna. Questo ulteriore impedimento costringerebbe donne in un momento delicato della loro vita a spostamenti e continui cambiamenti di interlocutore, con importanti ripercussioni sia di ordine pratico che emotivo.