Confindustria Romagna esprime sorpresa e profonda preoccupazione per l’emendamento in Manovra che rischia di avere un profondo impatto sulle attività relative alle concessioni estrattive. “L’associazione, ad ogni livello territoriale e in ogni sede competente, si è già attivata per evitare un’assurdità che minerebbe uno dei principali comparti produttivi del territorio, per il quale è previsto un piano industriale da due miliardi di investimenti.

In Romagna ha sede il più importante distretto nazionale di oil&gas, che da decenni convive con le comunità locali: ci sono già voluti molti anni e una sentenza del Consiglio di Stato per riaffermare la legittimità delle esplorazioni in Adriatico, il loro impatto sull’economia e l’occupazione, ricordando come tutta l’attività avvenga nel pieno rispetto delle norme e dell’ambiente in cui è integrata.

Le imprese del settore e dell’indotto, le migliaia di lavoratori e le loro famiglie, hanno già sofferto un blocco delle attività che ha aggravato una pesante crisi congiunturale: Confindustria Romagna ribadisce che i costi del non fare sono dannosi per tutta la collettività ed è pronta a difendere con ogni mezzo l’operatività del distretto”.