24/05/2018 – Per evitare l’ennesima bocciatura al test di italiano per ottenere il permesso di soggiorno, un 35enne originario del Ghana ha inviato alla prova d’esame un amico che conosceva meglio di lui la lingua, però la differenza d’età della foto sul documento ha fatto “saltare” i piani. Alla fine sono arrivati i carabinieri, che hanno scoperto il “trucco” e denunciato entrambi.
Nei giorni scorsi, Alla scuola “Carchidio-Strocchi” si è svolta una sessione di esami di lingua italiana riservata a cittadini stranieri che hanno presentato istanza per ottenere il permesso di soggiorno a lunga scadenza. Fra i vari candidati, si è presentato davanti alla commissione esaminatrice un 29enne originario del Ghana, che ha esibito il suo documento d’identità per essere ammesso alla prova. Il funzionario della prefettura incaricato delle operazioni preliminari, quando ha visto la fotografia presente sul documento esibito dal 29enne, ha avuto l’impressione che il candidato fosse molto più giovane rispetto alla foto sulla carta d’identità. Il presidente della commissione d’esame, convinto che qualcosa non quadrasse, ha telefonato al 112 per far intervenire una pattuglia dei carabinieri.
Sul posto è arrivato un equipaggio della stazione del borgo. Il 29enne, però, anche davanti le “divise” ha ripetuto le stesse generalità presenti sul documento. A quel punto, i militari dell’Arma hanno aspettato che il giovane completasse la prova d’esame e poi lo hanno portato presso il laboratorio “spis” per il fotosegnalamento delle persone, nella caserma di via Giuliano Da Maiano, dove lo straniero è stato sottoposto ai rilievi fotografici e dattiloscopici per stabilire la sua identità.
Dal responso del casellario centrale d’identità di Roma è emerso che il nome fornito dal 29enne alla commissione d’esame, e poi confermato anche ai carabinieri, non era affatto il suo. Scoperto il raggiro, il giovane non ha avuto altra scelta che confessare: ha riferito ai carabinieri di essersi spacciato per un suo connazionale 35enne che gli aveva chiesto il “favore” di fare l’esame d’italiano al posto suo, visto che le volte precedenti non lo aveva superato.
La carta d’identità è stata quindi sequestrata e i due stranieri sono stati denunciati per “truffa aggravata in concorso” e “sostituzione di persona”, inoltre il 29enne dovrà rispondere anche di “falsa attestazione delle proprie generalità a pubblico ufficiale”