Apre venerdì 3 settembre e sarà visitabile fino al 19 settembre, nello Spazio espositivo PR2, in via Massimo D’Azeglio 2, la mostra fotografica “Maman t’es où”, del giovane autore di origini francesi Hugo Weber.

Il progetto si inserisce all’interno della rassegna SPAZIO30 che, si ricorda, offre l’opportunità ad artisti, curatori e creativi di realizzare il proprio progetto artistico per una durata di circa 30 giorni.

Nato a Parigi nel 1993, Hugo Weber affina una forte sensibilità artistica fin dall’infanzia e si appassiona a diverse forme espressive, quali il disegno, i graffiti e la fotografia. La sua ricerca è da sempre influenzata dalle numerose collaborazioni con diversi fotografi, ma la svolta avviene nel 2016, grazie all’incontro con Alex Majoli, con il quale intraprende un percorso formativo come assistente. Attualmente lavora a diversi progetti personali, di carattere per lo più reportagistico, ottenendo diversi premi e riconoscimenti nazionali e internazionali.

Il Comune di Ravenna attraverso i progetti dello spazio espositivo PR2 intende dare spazio a giovani autori che lavorano con il media fotografico. In questo senso, il progetto “Maman t’es où” proietta lo spettatore all’interno di una storia di carattere familiare, raccontata attraverso fotografie dal forte impatto visivo.

Il soggetto principale è la madre di Hugo, Agnes Weber, figura che funge da filo conduttore tra gli scatti esposti. Il progetto restituisce l’immagine di un contesto familiare difficile: compiuti i 18 anni, la ragazza madre single obbliga il figlio a lasciare casa per incentivarlo a cercare altrove la propria indipendenza. I rapporti vengono bruscamente interrotti fino al 2015, anno in cui Agnes viene colpita da un violento ictus e riporta danni permanenti. Da questo momento in poi, non sono solo le abitudini a trasformarsi radicalmente, bensì il rapporto madre/figlio. La pratica fotografica, grande passione che accomuna Hugo con la figura materna, diventa processo terapeutico per convivere con l’handicap e accettare il cambiamento. Per l’autore, l’aspetto più toccante è portare a galla una nuova immagine di Agnes: quello che prevale non è il carattere di una donna libera e fiera, ma di creatura bisognosa di aiuto, completamente dipendente dall’altro. La produzione di immagini fotografiche permette a madre e figlio di ritrovarsi nel dramma, per ricostruire un amore che mancava da anni.

La mostra sarà visitabile dal martedì al venerdì dalle 15 alle 20; sabato e domenica anche dalle 10 alle 12. L’ingresso è libero.

Per ulteriori informazioni: palazzorasponi2@comune.ra.it | www.palazzorasponi2.com   IG @pr2spazioespositivo | FB @pr2spazioespositivo