Francesca Maletti (Partito democratico) ha presentato un’interrogazione a risposta immediata in Aula per sapere “se la giunta ha avviato azioni nei confronti del governo per evitare il pagamento del ticket per i profughi ucraini e quindi l’esonero totale anche sotto forma di contribuzione alla spesa sanitaria”.

“La guerra in Ucraina -ha ricordato Maletti- ha portato sul territorio dell’Emilia-Romagna circa 20mila profughi, di cui quasi 9mila minori. Oltre ai servizi di prima accoglienza, viene garantito loro la copertura sanitaria tramite il rilascio del codice Stp che identifica, per il Sistema sanitario nazionale, gli stranieri temporaneamente presenti in Italia non in regola con le norme relative all’ingresso e al soggiorno. Tuttavia, le disposizioni sulla contribuzione al Sistema sanitario prevedono che le prestazioni siano erogate senza oneri a carico degli stranieri irregolari con codice STP qualora privi di risorse economiche sufficienti (indigenti) ma che sono fatte salve le quote di compartecipazione alla spesa (ticket) a parità di condizioni con il cittadino italiano. I profughi che hanno bisogno di assistenza sanitaria spesso, avendo perso tutto, non possiedono i fondi per pagare il ticket e tale situazione deve trovare soluzione anche a tutela della stabilità del sistema di finanziamento del sistema sanitario regionale. La Regione ha già fatto alcuni passi avanti per coprire i pagamenti dei ticket ma chiediamo se ci sono azioni anche nei confronti del governo”.

La risposta è stata fornita dal sottosegretario alla presidenza della Giunta Davide Baruffi: “Agli sfollati arrivati dall’Ucraini che abbiano il permesso temporaneo è garantita l’assistenza a parità di trattamento con i cittadini italiani. I richiedenti asilo sono inoltre esonerati dal pagamento del ticket attraverso la dichiarazione di indigenza e, qualora non sia stata presentata, si rilascia l’Stp. La Regione Emilia-Romagna si è sempre attenuta alle disposizioni nazionali ma ha contribuito con interessamento diretto a queste iniziative. Bene la segnalazione della consigliera: ci faremo parte attiva con il Ministero”.

La consigliera Maletti si è detta soddisfatta “per l’impegno a risolvere celermente il problema”.