Nasce in collaborazione con la IX Biennale di Mosaico Contemporaneo di Ravenna la mostra «Per chi vede l’oro nelle farfalle» del mosaicista Sergio Policicchio, che inaugura sabato 11 ottobre alle 17 negli spazi della sala Baracca della Rocca estense di Lugo.

Curata da Serena Simoni, l’esposizione è ospitata non per caso nella sala dedicata all’asso dell’aviazione, ricollegandosi con la vittoria alata che tiene in mano il cuore in fiamme dell’eroe dentro a un cielo stellato, mosaico progettato dall’artista lughese Roberto Sella per decorare la volta della tomba di Francesco Baracca nel cimitero di Lugo.

Ma gli echi e i rimandi non si esauriscono alla comune tecnica mosaicistica, trovando risonanze anche nell’elemento vegetale, protagonista dei micromosaici di Policicchio così come delle decorazioni liberty e art decò che caratterizzano i luoghi del museo diffuso di Lugo, oltre che l’eredità artistica ben presente nei luoghi della memoria dedicato all’asso dell’aviazione in città.

Sergio Policicchio è nato a Buenos Aires nel 1985, «prima di approdare al mosaico ha utilizzato i linguaggi del disegno, della performance, della fotografia, del soundscaping e dell’installazione  – scrive la curatrice Serena Simoni -, tutte pratiche che permangono nel suo lavoro, come tecniche propriamente impiegate e come eredità di percorso. A Ravenna ha incontrato il mosaico, un dono che ha portato con sé in Portogallo, dove continua a produrre assecondando i tempi pazienti di questa tecnica. Il tempo è la prima dimensione da prendere in esame quando si ha a che fare col mosaico, uno scandire dei minuti che nel caso di Policicchio si interseca col tempo di una riflessione registrata in taccuini riempiti da una fitta grafia che accompagnano, decostruiscono, interrogano l’attività artistica e la sua relazione con il mondo. La manualità paziente e leggera che pretende questa tecnica si è addirittura affinata, da quando nel lavoro è intervenuto il micromosaico, eseguito mediante tempi ancora più dilatati e strumenti minuscoli per collocare scaglie quasi invisibili di materiali».

L’esposizione proseguirà alla sala Baracca fino al 12 novembre, visitabile a ingresso gratuito giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30. Per informazioni 0545 299105, museobaracca@comune.lugo.ra.it.

Nell’ambito della mappa della IX Biennale di Mosaico Contemporaneo la mostra di Sergio Policicchio viene messa in rete con «Natura artificiale» di Tatako Hirai, a cura di paolo Trioschi e Matteo Zauli, e che inaugura sempre sabato 11 ottobre alle 19 al museo Zauli di Faenza.