Cinque anni fa, esattamente l’8 luglio 2017, mezzo mondo la vide suonare un pianoforte a coda sul ghiacciaio del Colle Gniffetti sul Monte Rosa, a quota 4.460 metri e meno 12 gradi, stabilendo il record del concerto per pianoforte più alto al mondo. Esattamente un anno dopo la si vide suonare e registrare in disco, prima donna al mondo, la prima impossibile versione degli Studi Trascendentali di Franz Liszt sui Capriccidi Paganini: uno spartito che ha spaventato tutti i più grandi virtuosi della terra, Horowitz compreso, ma non lei, l’indomita e biondissima pianista genovese Elisa Tomellini, già allieva di Vincenzo Balzani e Maurizio Pollini, la quale ha abituato il suo pubblico a imprese musicali non da poco. Nel suo atipico curriculum si legge anche di un ritiro dal concertismo di quasi 15 anni, un lungo periodo sabbatico, dedicato a esplorare e scalare montagne in molte località del mondo, per poi ritornare al concertismo attivo nel 2015 debuttando al Kennedy Center di Washington e in Germania al Gewandhaus di Lipsia. Insomma, un’interprete singolare, virtuosa e simpaticissima che è stata nominata Ambasciatrice di Genova nel Mondo per la Cultura e premiata con l’Amelia Earhart Award per l’eccellenza nel campo dell’esplorazione e della ricerca.

Dopo il suo apprezzato debutto nel 2021 in duo con Erica Piccotti, ecco di nuovo Elisa Tomellini al Rossini Open sul palco del Teatro Rossini domani, venerdì 14 ottobre alle ore 20.30, questa volta coinvolta in un’altra notevole impresa al fianco del violoncellista pesarese Alberto Casadei (allievo di Felix Schmidt e Mario Brunello)  nell’ambito della musica “elettrica”, cioè nei panni dell’Eklectric Duo: l’unione di due grandi personalità della musica classica in chiave elettrica, un formidabile mix di sonorità affascinanti con un ritmo indiavolato. Una cavalcata dal Barocco ai giorni nostri, con arrangiamenti inediti scritti da Alberto Casadei per pianoforte, violoncello elettrico ed elettronica, passando dalla musica per il cinema, tango e il pop.

La serata lughese, che ha per titolo “Hacked Music Night”  prevede l’esecuzione di Oblivión e Adiós Nonino di Astor Piazzolla, Viva la Vida dei Coldplay, When Love Takes Over di David Guetta, Il Padrino di Nino Rota, Benedictusdi Karl Jenkins e una serie di rivisitazioni in chiave elettrica dello stesso Alberto Casadei di musiche di Antonio Vivaldi (Summer Rock), Rossini (Figaro Madness), Daft Punk (Get Lucky Hacked), AVICII (Level Hacked), oltre a due brani originali dello stesso Alberto Casadei: In memory of Piazzolla e Soul in Music.

L’Eklectric Duo è regolarmente invitato in importanti stagioni concertistiche e recentemente ha rappresentato l’Italia in occasione della Festa della Repubblica a Miami negli USA.

 Il festival Rossini Open proseguirà domenica 16 ottobre alle 20.30 sempre al Teatro Rossini, con l’esibizione del Quartetto d’archi dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”: sullo spartito le Sonate a Quattro di Gioachino Rossini, aeree composizioni composte a 12 anni al Conventello nella tenuta di campagna della ricca famiglia Triossi, al tempo in cui Gioachino viveva e studiava a Lugo. Rossini vi fu ospitato grazie all’interessamento del giovane contrabbassista autodidatta Agostino Triossi, che invitò il compositore a confrontarsi con il genere della Sonata da camera per eseguirle assieme ai cugini Luigi e Giovanni Morini, suonatori di violino e violoncello.

BIOGRAFIE DEGLI ARTISTI

EKLECTRIC DUO

Elisa Tomellini, vincitrice di numerosi premi internazionali, è stata definita dalla rivista Piano Time una promessa del pianismo italiano. Si è esibita come solista in Italia per la Società dei Concerti di Milano, Le Serate Musicali a Milano, il Teatro Carlo Felice di Genova, l’Orchestra Sinfonica Siciliana di Palermo, l’Orchestra del Teatro Filarmonico di Verona, la Gog di Genova e i Concerti Radio live del Quirinale a Roma. Elisa ha suonato in Bosnia-Erzegovina, Croazia, Francia, Germania, Inghilterra, Romania, Serbia, Slovenia, Ungheria, USA, la Glenn Gould Foundation in un concerto live streaming. Alcuni dei suoi concerti sono stati trasmessi da Rai Radio 3, Rai Radio 2 e Rai Radio1, Radio Quirinale, RSI Rete 2 Svizzera.

Dopo un periodo sabbatico, dedicato a esplorare e scalare montagne in molte località del mondo, Elisa torna al concertismo debuttando al Kennedy Center di Washington e in Germania al Gewandhaus di Lipsia.

Nel 2018 è uscito il suo CD Dynamic distribuito da Naxos, registrato alla RSI (Radio Svizzera Italiana) di Lugano comprendente gli Studi Trascendentali di Liszt da Paganini nella prima versione del 1838. Elisa è la prima donna al mondo ad aver suonato gli studi in questa versione. L’ album ha ricevuto 5 stelle sul BBC Music Magazine di gennaio 2019.

L’ 8 luglio 2017, sul ghiacciaio del Colle Gniffetti sul Monte Rosa, Elisa ha coronato il suo sogno di suonare per la Montagna, dopo esservi salita a piedi, stabilendo anche il record del concerto per pianoforte più alto al mondo a quota 4460 metri.

Nello stesso anno è stata nominata Ambasciatrice di Genova nel Mondo per la cultura.  A Gennaio 2020 Elisa ha ricevuto il premio Amelia Earhart per l’eccellenza nel campo dell’esplorazione e la ricerca.

Alberto Casadei, figlio d’arte, è uno dei più emergenti violoncellisti Italiani. Vincitore di numerosi Concorsi Internazionali, svolge una brillante attività solistica e si dedica alla composizione come ricerca di nuove possibilità d’espressione per il suo strumento.

Si è esibito come solista in diverse prestigiose sale da concerto, tra le quali, Great Hall del Conservatorio di Mosca, Salle Cortot a Parigi, Royal Albert Hall a Londra, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Alighieri di Ravenna, Sala da Concerto della National Philharmonic dell’Ucraina di Kiev, Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico di Verona, Teatro G. Verdi a Pisa, Auditorium “Fondazione Cariplo” a Milano, Teatro A. Ponchielli a Cremona e Tivoli Vredenburg a Utrecht.

Ha collaborato con i direttori d’orchestra Valery Gergiev, David Crescenzi, Marius Stieghorst, Marco Zuccarini, Michele Mariotti, Nicola Paszkowski, Edward Higginbottom e si è esibito con il Signum Saxophone Quartet, Ilya Grubert, Naum Grubert, Toby Hoffman, Patricia Kopatchinskaja, Daniel Jobim, Vanessa Da Mata, Salvatore Accardo, Bruno Giuranna, Rocco Filippini, Lyda Chen- Argerich, Hector Ulises Passarella, Guo Gan e Filippo Faes.

Parallelamente alla sua attività solistica, ha ricoperto il ruolo di Primo violoncello all’Orchestra Filarmonica di Rotterdam, all’Orchestra dell’Arena di Verona e nell’Orchestra Mozart sotto la direzione di Claudio Abbado.