Giovedì 12 gennaio 2023 alle 21 al Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia Luca Trapanese presenta il suo libro “Le nostre imperfezioni” (Salani 2021).

Trapanese, 46 anni, è assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli. Ha sempre svolto attività di volontariato in Italia e nel mondo, ha fondato l’associazione “A ruota libera” e collabora con molte altre nella realizzazione di progetti legati alla disabilità. Nel 2018 ha adottato Alba, una bambina affetta dalla sindrome di Down, inaugurando il registro degli affidi previsti dalla legge per i single,e condivide la sua storia di padre, che ha commosso l’Italia, anche sui social. Nello stesso anno è uscito il suo primo libro, scritto insieme a Luca Marcadante, “Nata per te”. Nel 2021 arriva “Le mie imperfezioni”, che racconta di Livio, che parte zaino in spalla per affrontare il cammino di Santiago e sulla strada incontra Pietro: un romanzo che ci racconta che “la vita non è una favola e ti colpisce sempre alle spalle, ma che lo stesso fa anche la felicità, arriva sempre da dove meno te l’aspetti”.

La serata è organizzata dall’Amministrazione comunale e dalla Biblioteca “Maria Goia”, in collaborazione con Accademia Perduta/Romagna Teatri, grazie anche al contributo della Regione Emilia-Romagna.

L’autore

Luca Trapanese (Napoli 1977) da anni svolge attività di volontariato in Italia e nel mondo, ha fondato l’associazione A ruota libera e ha realizzato numerosi progetti legati alla disabilità, tra i quali la casa famiglia per bambini La Casa di Matteo, unica nel Sud Italia. Nel 2018 ha adottato Alba, una bambina con la sindrome di Down, ed è felice di raccontare sui social la loro vita insieme. Con Luca Mercadante ha firmato “Nata per te”, che diventerà presto un film.

Il libro

Dicono che non serve una ragione precisa per compiere il Cammino di Santiago, e che per viverlo al meglio bisogna sapersi sorprendere a ogni passo. In effetti Livio non sa esattamente perché ha deciso di partire zaino in spalla, trascinando con sé due amiche fino alla tomba di San Giacomo. Per consolidare la propria fede e prendere finalmente i voti? O per il motivo opposto, temporeggiare quanto basta per capire se è davvero quella la sua strada? Di certo, ad animare le sue scelte è sempre stato l’amore per gli altri, una vocazione che lo ha portato molte volte lontano da casa – un bell’appartamento a Posillipo, coccolato da mamma e papà – e l’ha condotto in giro per il mondo, al fianco degli umili, dei bisognosi, degli ultimi. La risposta ai suoi dubbi lo attende nell’antico borgo di Portomarín e ha il volto sorridente di Pietro, un architetto dai tratti orientali e in sedia a rotelle, che si offre di accompagnarlo nella chiesa di San Nicola e di mostrargliene la prodigiosa bellezza. Una chiacchiera dopo l’altra, i due diventano presto inseparabili e decidono di proseguire insieme fino a Compostela, fino a scoprire un’altra preziosa verità: il Cammino più importante non si fa a piedi, ma con il cuore. E così l’arrivo al santuario si trasformerà nell’inizio di un nuovo percorso, più lungo e più difficile per entrambi.