Lista per Ravenna ha messo a punto, grazie anche alla consulenza di persone altamente specializzate, un pacchetto di proposte realistiche ed efficaci unite da un collante: attrezzare e rafforzare al miglior grado la polizia municipale, affinché esca finalmente dal torpore delle multe facili al codice della strada da 14 milioni l’anno, della miriade di telecamere senza monitoraggio, del mettersi in strada per fare bella vista, della comunicazione propagandistica, ecc., per impegnarsi a fondo su campo della sicurezza, collaborando strettamente con Polizia di Stato, Carabinieri e Finanza, in linea col Decreto Sicurezza approvato dal governo nazionale. Abbiamo elaborato cinque ordini del giorno, che sottoporremo quanto prima al voto del consiglio comunale, affinché, messi in atto dal sindaco e dalla sua giunta comunale, diventino realtà concrete e operative. Da come la maggioranza si esprimerà al riguardo, si vedrà se il governo civico in carica considera la sicurezza delle aree e delle proprietà urbane, dell’ambiente e dei cittadini la priorità assoluta da fronteggiare, oppure solo uno slogan da declamare. Si tratta di proposte decisamente innovative anche sul piano nazionale, che saranno portate avanti e sostenute da Lista per Ravenna fino alla loro piena esecuzione, anche adoperandoci perché entrino a far parte, come fin d’ora chiediamo, del nuovo Regolamento di Polizia municipale, quando la Giunta De Pascale si deciderà, dopo due anni di annunci, a portarne la bozza in Consiglio comunale. Accenniamo appena, di seguito, ai singoli ordini del giorno, che saranno diffusi con le adeguate argomentazioni e motivazioni, anche in ordine alle incombenze e alle precauzioni dovute.

  1. Sperimentare il Taser – Il Decreto Sicurezza approvato dal Consiglio dei Ministri consente ai Comuni con oltre 100 mila abitanti di assegnare il “Taser” (pistola ad impulsi elettrici, altrimenti detta storditore o dissuasore elettrico) alla Polizia municipale. Come dispone il Decreto Sicurezza, si parte da una fase sperimentale di sei mesi in cui siano impegnati, su base volontaria, due agenti del Corpo, al termine della quale il Comune potrà decidere, valutatone l’esito, se mettere a regime quest’arma, assegnandola in uso ad agenti della Polizia municipale selezionati allo scopo e disponibili.
  2. Istituire una o due Unità Cinofile Antidroga – L’utilizzo di cani addestrati per la ricerca di sostanze stupefacenti si è dimostrato un ottimo deterrente per scoraggiare la presenza di pusher e consumatori nelle città dove la Polizia municipale ne è stata dotata (ad esempio, nella nostra regione, Bologna, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e ora anche Rimini). Potrebbero essere utilizzate soprattutto nel centro storico e nelle zone più calde dello spaccio, anche come prezioso supporto alle unità delle altre Forze di Polizia, così garantendo una maggiore copertura del territorio. Il percorso di addestramento richiede qualche mese, ma i benefici possono essere molto importanti, specie in realtà come Ravenna dove il traffico e l’abuso di sostanze stupefacenti riempiono continuamente le pagine di cronaca. Ne chiediamo una o due.
  3. Prolungare fino alle 2.00 i turni di vigilanza – La Polizia municipale di Ravenna, dotata nel 2018 di 30 nuovi agenti e composta ora di 200 unità, è uscita dalla precedente ristrettezza dell’organico. Il servizio di vigilanza stradale continua però ad operare, salvo solo il sabato, con appena tre turni, dalle 7.00 all’1.00 di notte. Recentemente, il Comune di Cesena, a seguito di un importante accordo con CGIL, CISL UIL ed RSU, ha ampliato i turni della Polizia Municipale dalle 0.45 alle 2.00. Chiediamo che, allo stesso modo, si faccia ciò anche a Ravenna.
  4. Acquisire un drone – I droni sono entrati in dotazione a molte Polizie dei Comuni, tra cui quelli a noi vicini di Cervia e Forlì. Possono essere di supporto a varie attività: controlli edilizi, verifica dei caseggiati danneggiati da eventi atmosferici, rilevazioni sugli incidenti, controlli delle manifestazioni, indagini di polizia, sorveglianza e contrasto allo spaccio di stupefacenti. Chiediamo che ne sia acquistato uno, istruendone il personale attraverso i corsi riconosciuti dal Ministero dell’Interno.
  5. Adottare il kit di automedicazione “B-Con”Il kit “B-Con – Bleeding Control” è un pacchetto automedicante individuale che, all’esigenza, può essere usato anche su terzi. Può essere fondamentale in caso di ferite meccaniche, da armi da taglio o da fuoco. Si propone, come hanno fatto altri Comuni, di promuoverne l’uso, formando allo scopo alcuni agenti della Polizia municipale di Ravenna tramite l’iscrizione a corsi specifici, completamente gratuiti se svolti dal movimento di specialisti volontari “Stop the Bleed”, il cui protocollo ha ottenuto il riconoscimento ministeriale e che collabora con la Croce Rossa Militare. Si richiede contestualmente di acquisirne un certo numero, in relazione alle esigenze di servizio, per le automedicazioni individuali.