L’attesa è quasi finita: dopo le grandi emozioni vissute il 13 aprile 2019 al Teatro Galli di Rimini, con la visita a sorpresa di due star internazionali come Biagio Antonacci e Laura Pausini, è finalmente giunto il momento della seconda parte della Giornata dei Volontari dell’Istituto Oncologico Romagnolo, circostanza in cui si celebrano gli enormi sforzi profusi durante l’anno da coloro che donano il proprio tempo in maniera totalmente gratuita al servizio di chi lotta contro il cancro e delle loro famiglie. Domenica 9 giugno dalle ore 20 Casa Spadoni è pronta ad ospitare 400 persone per “La Cena delle Stelle”, evento così denominato perché saranno presenti dei big della cucina internazionale. Il menù è infatti a cura di 4 chef stellati: Marco Cavallucci, Igles Corelli, Mauro Gualandi e Valentino Marcattilii, che saranno eccezionalmente ai fornelli nel corso della serata per prendere parte a questa seconda parte dei festeggiamenti per i 40 anni dello IOR.

            Il richiamo delle personalità in campo è stato tale che i posti sono già esauriti da tempo. Ciò nonostante il prezzo della cena rimarrà comunque popolare – 25 euro – in ossequio allo spirito della serata: non già un evento di raccolta fondi ma un momento di celebrazione e festa dei volontari IOR e della Romagna che lotta contro il cancro. Comunque a tutti i partecipanti verrà data anche la possibilità di fare la differenza per tanti pazienti che combattono contro il cancro ogni giorno. Scegliendo infatti di partecipare all’evento pagando la quota-sostenitore, di 50 euro, si potrà contribuire concretamente alle importanti attività di supporto della ricerca scientifica oncologica e di fornitura gratuita di servizi d’assistenza per il malato e la sua famiglia. Perché i piatti degli chef saranno sicuramente fenomenali: ma la generosità e l’altruismo possono rappresentare l’ingrediente segreto che rende la serata ancora più speciale. Al termine della serata è previsto anche un altro momento di raccolta fondi con una giocosa lotteria, composta da 13 ricchi premi offerti da altrettante aziende d’eccellenza dei prodotti agroalimentari del territorio, e uno spettacolo goliardico a cura del comico Enrico Zambianchi, che proporrà uno dei suoi esilaranti monologhi.

            Il menù, com’è normale che sia quando a prendersene cura ci sono grandi esperti di cucina, prevede piatti di altissima qualità, a cui verranno abbinati pregiati vini offerti dalla locale Tenuta Masselina. Si inizierà con la proposta d’antipasto di Valentino Marcattilii, mazzancolle dell’Adriatico con biancomangiare di squacquerone al pomodoro, accompagnato da uno Spumante Brut Millesimato d’annata 2014. Seguirà la prima portata, a cura di Igles Corelli: un risotto cacio e pepe, in abbinamento ad un Albana secco DOCG del 2018. Secondo piatto affidato a Marco Cavallucci, che preparerà una sottospalla di mora romagnola speziata, con crema d’aglio nero e burrata, accompagnata in questo caso da un Sangiovese Superiore ‘138’ Romagna DOC. Infine il dolce: Mauro Gualandi proporrà latte di mandorle con crema pralinata e ciliegie al sangiovese, con abbinamento di Passito di Albana della Tenuta 2016.

          «Ancora una volta la Romagna ci ha stupito in quanto a partecipazione e sensibilità verso gli eventi di celebrazione dei nostri 40 anni – spiega il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – ci aspettavamo che a una serata del genere volessero prendere parte tante persone, ma di sicuro non potevamo credere che nel giro di poche ore dall’apertura delle iscrizioni tutti i posti fossero già esauriti. Si tratta di una bella conferma di vicinanza alla nostra causa, sebbene ovviamente ci dispiaccia per tutti quelli che non riusciranno a partecipare. Ad ogni modo non sarà sicuramente l’ultimo evento che abbiamo in programma per celebrare questo importante anniversario: abbiamo in serbo altre sorprese nel corso del 2019, momenti che toccheranno varie città romagnole. Tutti avranno quindi la possibilità di sperimentare cosa significhi essere parte del popolo dello IOR, facendo al contempo la differenza per tanti pazienti che ancora oggi lottano contro questo male.»