“Ci risiamo: anche quest’anno gran parte del litorale di Marina Romea è finito sott’acqua a causa delle importanti mareggiare che hanno investito la zona. Del resto, il fenomeno dell’erosione costiera si ripresenta puntualmente sulla costa romagnola nel periodo invernale, portando con sé effetti nefasti per le attività commerciali che ruotano attorno al turismo balneare. Peccato, però, che per far fronte a questa emergenza, la Regione Emilia-Romagna, a guida Pd, abbia speso più di 43 milioni di euro (dal 2015 ad oggi) in interventi che si sono, nei fatti, rivelati fallimentari”.

A puntare il dito contro l’ente di viale Aldo Moro a Bologna è il consigliere della Lega, Andrea Liverani, che oggi ha depositato un’interrogazione alla Giunta regionale, nella quale chiede “quali azioni intenda promuovere per tentare di dare una soluzione efficace al problema” e se “sia prevista la creazione di nuovi argini o barriere lungo la costiera romagnola”.

Un intervento serio, efficace e definitivo da parte della Regione, in grado di arginare le conseguenze delle mareggiate invernali sulla costa romagnola, è “quanto mai urgente – sottolinea il consigliere del Carroccio – poiché, sino ad oggi, nonostante gli investimenti e le azioni messe in campo dall’ente guidato da Stefano Bonaccini, l’erosione costiera continua ad essere una grave minaccia per l’ambiente e l’economia balneare”.

Lo conferma il fatto che, a quanto risulta dai media locali, oggi dovrebbero iniziare i lavori di ripristino degli argini invernali, lavori che prevedono la ricostruzione degli argini lungo tutto il tratto di Marina Romea sud per una lunghezza di 650 metri a partire dalla foce del fiume.

“Un dimostrazione ulteriore di come i 43 milioni di euro investiti sino ad oggi dalla Regione sulla costa romagnola si siano rivelati solo un “buco nell’acqua”, non risolvendo in alcun modo il problema”. “Un problema, sia chiaro, che non è solo romagnolo, ma riguarda tutti i cittadini emiliano-romagnoli, in quanto i soldi stanziati dalla Regione sono, in realtà, soldi dei cittadini medesimi, che finiscono nelle casse dell’ente attraverso l’imposizione fiscale. Pertanto sperperare fondi in investimenti inefficaci significa mancare di rispetto ai cittadini. E questo è intollerabile” conclude Liverani.