“Quale futuro per l’Ortopedia e la Traumatologia dell’Ospedale degli Infermi di Faenza?”. A chiederlo è il consigliere regionale della Lega Nord, Andrea Liverani, che spiega: “A seguito delle dimissioni del primario Maurizio Fontana, che il prossimo 30 novembre cesserà dall’incarico di direttore dell’Unità operativa complessa di Ortopedia e Traumatologia presso l’Ospedale degli Infermi di Faenza, il reparto manterrà il livello di eccellenza raggiunto?”

“La domanda sorge spontanea considerando come il professor Fontana medesimo avesse preannunciato le dimissioni già due anni fa a causa di problemi di organico della struttura da lui diretta, le cui carenze di personale non consentirebbero di mantenere i livelli di eccellenza in termini sia di qualità che di quantità di servizi erogati” sottolinea il consigliere del Carroccio.

Del resto Fontana, in 19 anni di attività e grazie alle sue qualità professionali e di gestione direttiva, ha contribuito a portare il reparto Ortopedia e Traumatologia a livelli elevatissimi comprovati da rilevanti numeri di prestazioni erogate (20.660 prestazioni di cui 1460 operazioni solo nel 2017) con punte di eccellenza per le patologie del gomito, di cui è il principale punto di riferimento in Emilia-Romagna, nelle patologie di intervento dell’arto superiore, nella chirurgia mininvasiva dell’anca e del ginocchio e nella traumatologia e chirurgia del piede.

Valutato che dei livelli di eccellenza raggiunti da tale struttura sanitaria trae beneficio tutta la comunità di Faenza e del suo comprensorio, non solo dal punto di vista sanitario ma anche da quelli sociale ed economico, “per quali motivi – chiede Liverani alla Giunta regionale – non sono ancora stati risolti i problemi di organico che già due anni fa il direttore del reparto denunciava e che lo hanno portato alle sue dimissioni? L’assise di governo regionale ritiene che il reparto sia in grado di poter mantenere i livelli di eccellenza che ha raggiunto sotto la direzione del professionista dimissionario e quali iniziative intende attuare per raggiungere tale obiettivo?”.

“Una cosa è certa: anche in questa vicenda i tagli al personale e la conseguente diminuzione dei servizi erogati alla cittadinanza sono riconducibili alla scellerata volontà che ha portato alla creazione dell’Ausl unica di Romagna” chiosa il consigliere leghista.