“Niente pasticci o regole a metà. Altrimenti il rattoppo sarà peggio del buco: gli autoveicoli diesel Euro 4 devono poter circolare liberamente. Tutti. Non ha senso escluderne alcuni a sfavore di altri. Il PD deve smetterla di fare confusione sulla pelle dei cittadini. E se dall’incontro di oggi in Regione non dovesse emergere questo principio, Ravenna e Faenza si smarchino autonomamente e non applichino il divieto. Non è giusto essere penalizzati rispetto ad altre regioni perché in Emilia-Romagna il Pd vuole inseguire in modo miope ideologie ambientaliste”.

Così il consigliere regionale della Lega, Andrea Liveranii, interviene sulla questione euro 4, mentre in Regione oggi si terrà l’incontro con i sindaci.

“A quanto pare il PD messo alle strette dalla volontà dei cittadini e dalla Lega che, a tutti i livelli ha dato battaglia sul tema, vuole fare marcia indietro sulla questione dello stop ai veicoli diesel euro 4, che tanto penalizza i nostri cittadini e il tessuto economico del territorio”, spiega Liverani. “Come sempre, però, la sinistra, è pronta a fare pasticci: l’intenzione sembra quella di escludere alcuni euro 4 dal blocco, cioè quelli che hanno il filtro antiparticolato o il sistema Start and Stop, e lasciare attivo, per tutti gli altri il divieto”, spiega ancora Liverani.

“Sarebbe l’ennesima assurdità, l’ennesimo modo per creare cittadini di serie A e di serie B senza che questo realmente incida sulla qualità dell’aria”, aggiunge il consigliere. “Le regioni vicine, che pur aderiscono agli obiettivi della qualità dell’aria, non hanno applicato la regola del blocco all’euro 4 e l’Emilia Romagna, per non penalizzare famiglie e attività, dovrebbe semplicemente allinearsi, senza improvvisare”.

Applicare ora esoneri parziali significherebbe “creare una ulteriore confusione penalizzando sempre di più il tessuto economico e colpendo ancora di più chi ha difficoltà economiche”, aggiunge Liverani “Gran parte dei diesel euro 4 in circolazione sono, infatti, veicoli commerciali che difficilmente possono avere installato i due sistemi a cui il PD vorrebbe fare riferimento per le nuove regole”.

Se dall’incontro di oggi in Regione “usciranno modifiche parziali e insoddisfacenti per i cittadini chiediamo ai Comuni di Ravenna e Faenza di smarcarsi con fermezza dalle linee guida regionali e di applicare le stesse regole che valgono nelle regioni vicine”, conclude il consigliere. “Ravenna, Faenza e anche Lugo, non devono subire assurde imposizioni da una Regione a guida PD che invece di guardare al buonsenso cerca di accaparrarsi i consensi di chi pensa soltanto alle ideologie”.