“Mentre si svolge, anche a Ravenna, lo sciopero per l’ambiente organizzato dai giovani di Friday for future, leggiamo un “siamo con loro” della Giunta comunale di Ravenna marca PD contraddetto dai fatti di cui Lista per Ravenna è attenta testimone e cane da guardia” commenta il gruppo politico di opposizione, elencando:

  1. In questi stessi giorni, a Bologna, capitale pidiennina dell’occupazione di suolo, Bonaccini, presidente della Regione, tenta di catturare i Cinque Stelle per farsi rieleggere il 24 gennaio, annunciando una “svolta green”, che ha ottenuto in risposta un duro “basta con le follie cementificatrici senza senso”.
  2. Sul quotidiano La Repubblica, pur legato affettuosamente al PD, si è letto una settimana fa che “non si ferma il consumo di suolo in Emilia- Romagna malgrado la legge (della Regione stessa) che dovrebbe portare a saldo zero”. Un rapporto dell’Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, dimostra infatti che nel 2018 la nostra regione ha consumato 381 ettari di terreno naturale, ponendosi ai primi posti in Italia sui 51 chilometri quadrati di verde cancellati nel Paese: cioè, 14 ettari al giorno e due milioni di tonnellate di anidride carbonica assorbita in meno, oltre a 250 milioni di metri cubi di acqua piovana che ha rigonfiato fiumi e torrenti non potendo essere aspirata dalle falde. Ravenna è al terzo posto in regione tra i capoluoghi di provincia, avendo “bruciato” 11 ettari di terreno vergine.
  3. Poco conta la deliberazione del nostro consiglio comunale, approvata martedì scorso, che (nell’annuncio entusiastico della Giunta PD) “ha consentito di riportare ad agricoli circa 92 ettari di terreni prima edificabili. Lista per Ravenna, unica voce fuori dal coro dei consiglieri, ha infatti ricordato che tanto improvviso ambientalismo si è dovuto ai proprietari di queste aree agricole, i quali, beneficiati dalle provvidenze urbanistiche edificatorie del Piano Strutturale 2007, hanno dovuto forzatamente rinunciarvi causa la crisi devastante dell’edilizia dovuta ad una folle pianificazione cementizia del suolo ravennate. Altrettanti ettari (esattamente 91) dei pregiati terreni agricoli tra Ravenna e Porto Fuori che Lista per Ravenna ha salvato, combattendo anche in Procura, dall’essere cementificati su una piattaforma di fanghi portuali già avviata, mantengono però ancora la stessa destinazione edificatoria, contro cui continueremo a lottare allo sfinimento.
  4. Aderiamo dunque allo sciopero ambientale dei giovani non a parole, ma con le azioni. Non pretendiamo certo di dare risposta alle enormi emergenze planetarie, ma vigiliamo giorno per giorno e ci battiamo, nel nostro piccolo, senza estremismi, ma con la forza della ragione, affinché nel nostro Comune l’ambiente non sia più violentato, bensì rispettato e valorizzato.
  5. Abbiamo appena salvato, insieme a 3.640 cittadini e con l’adesione anche dei giovani di Friday for future, il parco del quartiere Nullo Baldini, del quale era ai nastri l’abbattimento per costruirvi una nuova scuola possibile altrove senza problemi. Abbiamo appena finito di raccogliere tutti gli elementi della conoscenza e dell’intelletto utili per impedire che altrettanto si faccia, insensatamente, nel parco di San Michele.

“Questi sono i nostri modesti, ma reali contributi alla “svolta green” che s’impone irreversibile in ogni parte del mondo” conclude Lista per Ravenna.