È pervenuta a questo gruppo consiliare di Lista per Ravenna dell’’area di Piangipane la comunicazione di una nostra collaboratrice, molto sensibile e attiva sui bisogni di questo paese, ove risiede ed ha aperto la propria attività, che ci segnala come in via Galassa, all’altezza del cimitero locale, si possano notare macerie e materiale legnoso, derivanti probabilmente da lavori edili di ristrutturazione, fatti in loco o qui trasportati da altrove. Anziché seguire la procedura dedicata – che potrebbe essere il conferimento gratuito, da parte delle imprese edili, di “macerie di demolizione provenienti da piccoli interventi di manutenzione di locali o strutture di civili abitazioni” – l’’autore o gli autori del malfatto hanno preferito depositare il loro carico accanto ai raccoglitori dell’’immondizia indifferenziata e vegetale situati presso il vialetto dell’’ingresso principale al cimitero, dove sono in brutta mostra da tre settimane circa.

Essendo prossime le festività dei morti e considerando la forte affluenza di visitatori del cimitero in questo periodo, siamo a chiederLe un intervento urgente presso Hera, da parte del servizio Ambiente di questo Comune, perché provveda tempestivamente a rimuovere l’indecenza.

Censurando ovviamente in maniera severa tali comportamenti incivili, s’impone, a nostro avviso, un approfondimento/revisione dei mansionari in atto nella gestione stessa del ciclo rifiuti, affinché la rete degli operatori di Hera dislocata sul territorio per le varie attività di raccolta segnali alla loro azienda e alla polizia municipale ogni caso particolarmente disdicevole di abbandono incontrollato dei rifiuti sulla pubblica viabilità, cosicché esse provvedano rispettivamente alla loro asportazione e all’’esame degli eventuali segnali della loro provenienza, utili per applicare ai responsabili le dovute sanzioni amministrative (quanto meno, potendosi rilevare anche illiceità sulla loro produzione/estrazione/trasporto).

La S.V. potrebbe anche segnalare al proprio collega assessore delegato alla polizia municipale l’’opportunità che sia essa stessa ad accorgersi di queste situazioni, senza attendere che lo facciano le “sentinelle” di Lista per Ravenna o affidarsi al caso. L’’intero territorio è infatti presidiato dalla sua “Polizia di quartiere”, che per definizione deve “garantire un punto di contatto con la cittadinanza, attraverso il controllo capillare del territorio”, essendo composta al riguardo da 77 agenti, di cui 8 direttivi, sui 200 dell’’intero corpo, esclusi quelli estivi.