Domani, 14 aprile, il consiglio comunale discuterà le quattro mozioni e i due ordini del giorno presentati tempo addietro da diversi gruppi consiliari sui problemi di viabilità dovuti all’attraversamento di Camerlona-Mezzano-Glorie (a nord) e di Fosso Ghiaia (a sud) da parte della statale 16 Adriatica. Queste località hanno pagato e pagano tuttora un alto tributo di incidenti, di sangue e di vite a tale strada, che, percorsa su un’unica ristretta carreggiata da un traffico esorbitante di ogni genere, rappresenta impropriamente l’unica arteria viaria a servizio dei collegamenti e dei trasporti tra l’Italia sud e l’Italia nord.

L’intenzione è di giungere ad un documento unitario, partendo in particolare da due mozioni, su cui si sono rispettivamente accordati i gruppi di maggioranza (primo firmatario Sbaraglia) e quelli di opposizione (Verlicchi).

Un contributo integrativo viene ora proposto dai capigruppo di Lista per Ravenna, Lega Nord e Forza Italia, attraverso la mozione odierna qui allegata, primo firmatario e relatore Ancisi.

Ormai è unanime il convincimento che sia indispensabile inserire nel PIANO REGIONALE INTEGRATO DEI TRASPORTI 2025 (PRIT 2025) la realizzazione di due varianti dell’Adriatica esterne agli abitati in questione: ad est di Mezzano congiungendosi con l’esistente variante di Alfonsine; ad ovest di Fosso Ghiaia, collegandosi con l’esistente variante di Savio. Il primo passo sarà, a settimane, l’adozione del PRIT stesso da parte della Regione. Al riguardo, la Giunta regionale ha già inserito la suddetta variante di Fosso Ghiaia nel documento da approvare. Servirà che l’Assemblea legislativa introduca anche la variante di Mezzano. La volontà unitaria di tutti i partiti, già anticipata, sarà utile allo scopo.

Secondo Lista per Ravenna e il Centro Destra occorre però preoccuparsi fin d’ora del seguito. Nella formulazione iniziale del 2016 la proposta del PRIT 2025 prevedeva già altre sei varianti dell’Adriatica volte ad eliminare gli attraversamenti di una serie di altre località: quattro riguardano il territorio riminese, da Misano Adriatica a Bellaria, passando per i comuni di Coriano, Riccione e Rimini, in tutto circa 34 chilometri; le altre il percorso di 25,5 chilometri tra Taglio Corelli di Alfonsine, Ponte Bastia sul Reno e Argenta. Le varianti riminesi sono però ad uno stadio di realizzazione molto avanzato, praticamente all’ultimo miglio, perché dispongono del progetto definitivo e della Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) già approvati; a buon punto sono anche le varianti alfonsinese e argentana, di cui è stato approvato il progetto preliminare ed è stato effettuato lo screening che le solleva dal fare la VIA.

Le due varianti di Ravenna, essendo invece al punto zero, rischiano, una volta finalmente entrate nel PRIT, di restare in fondo al carro per chissà quanto.

La mozione Ancisi-Gardin-Ancarani affronta questo tema attraverso le due seguenti richieste, indirizzate agli organi della Regione che hanno in mano il pallino del PRIT: l’Assemblea legislativa e la Giunta regionale.

  • I TRACCIATI DELLE VARIANTI – Le varianti esterne agli abitati di Fosso Ghiaia (km 3,650) e di Camerlona, Mezzano e Glorie (km 9,820), in tutto km 13,470, seguano i percorsi tracciati e definiti – come dalle planimetrie qui allegate – nella vigente pianificazione urbanistica-territoriale del Comune e della Provincia di Ravenna. Si precisa che queste varianti, insieme all’alfonsinese e all’argentana, rappresentano l’obiettivo prioritario, rispetto ad altri di lungo periodo e incerta realizzazione, di completare la superstrada Ravenna/Ferrara, in modo da creare un percorso unico e scorrevole in grado di garantire la sicurezza degli abitati e agevolare il traffico e i trasporti per la provincia di Ravenna e la Romagna in direzione nord.
  • AVVIARNE DA SUBITO LA PROGETTAZIONE – La Giunta regionale proceda da subito alla progettazione delle due varianti ravennati, affinché, entro il termine dell’approvazione definitiva del PRIT, presumibilmente nel 2020, tutte le varianti dell’Adriatica stessa siano poste allo stesso livello esecutivo rispetto al loro finanziamento e alla conseguente realizzazione.