“La Biennale Ravenna Mosaico, dedicata al mosaico contemporaneo, che si svolge negli anni dispari a Ravenna grazie all’impulso e al protagonismo dell’Associazione Internazionale dei Mosaicisti Contemporanei (AIMC), avrebbe dovuto effettuare la sua VII edizione 2021 in questa città, se non fosse che il sindaco ha improvvisamente annunciato, il 6 maggio scorso, di avere spostato nel settembre del 2022, per via della pandemia, questo grande evento sul mosaico contemporaneo e Dante” affermano Alvaro Ancisi e Rosanna Biondi di Lista per Ravenna.

“Di qui la seguente lettera aperta, largamente riprodotta, rivolta al sindaco stesso dall’AIMC e da Dis-ORDINE, associazione ravennate autorevole in campo culturale, in particolare nell’arte musiva:

  • « […] il Comitato per la Biennale, composto da 19 persone, dalla scorsa Biennale non è stato mai convocato, anche solo per redigere un bilancio post-evento nonostante più volte si sia detto che per poter organizzare una Biennale degna di questo nome occorre una preparazione preventiva di almeno un anno […]. 
  • […] le Associazioni scriventi, gli artisti, i mosaicisti, gli operatori del settore e la città tutta apprendono casualmente, tra una serie di molte altre notizie, che l’evento è rimandato. Ma come? Uno degli eventi che più potrebbe lanciare un segnale positivo per la ripartenza di Ravenna Capitale viene cassato in totale silenzio? Chi ha deciso? Perché?
  • L’Associazione Dis-Ordine, oltre un anno fa, in previsione delle celebrazioni dantesche Le presentò alcune idee e progetti di caratura internazionale, per una maggiore visibilità della nostra città con eventi legati a Dante adatti a sprovincializzare e rimanere come testimonianza futura del Settecentenario dantesco della Biennale del Mosaico a cui non è stata data risposta, pur avendolo in più occasioni richiesto.
  • L’Associazione Internazionale Mosaicisti Contemporanei come da statuto organizza ogni due anni, fin dal 1980, il Congresso sul Mosaico, ogni volta in un paese diverso. Nel 2020 era previsto a Monreale (Palermo) e data la pandemia il Congresso è stato rimandato dagli organizzatori – ovviamente di due anni – nel 2022. Fin dalla sua nascita la Biennale RavennaMosaico è stata concepita nell’anno che non coincide con il congresso Aimc, proprio per dare la possibilità ai soci di partecipare sia al Congresso sia a RavennaMosaico. Non si può pensare che un mosaicista possa affrontare nello stesso anno due viaggi dall’Australia, dal Canada, dal Brasile, dal Giappone… Questo significa che alla Biennale RavennaMosaico del 2022 non saranno presenti i soci AIMC che di solito arrivavano da tutte le parti del mondo. Il presidente AIMC all’inizio di marzo 2021 Le ha scritto una lettera chiedendo notizie sulla Biennale per poter dare una risposta ai soci che insistentemente volevano sapere. A tutt’oggi nessuna risposta.
  • […]Non si capisce perché a Ravenna non si sia trovato il tempo neanche per convocare le persone e le Associazioni coinvolte, nemmeno per raccogliere opinioni in merito, come hanno fatto le altre città capitali nonostante le limitazioni per la pandemia. […] Da Città del Mosaico ci stiamo incamminando sempre più verso una città “mosaicofobica”. E francamente non se ne comprende il motivo».

“Le ragioni di forte interesse pubblico per la nostra città, affinché possa ospitare la VII edizione della Biennale del Mosaico nel 2021, sono esposte con chiarezza nella lettera di cui sopra. Il rischio che la manifestazione trasmigri altrove in Italia, ad esempio a Spilimbergo, non escluso dalla vice-presidente dell’AIMC Rosetta Berardi, ravennate, è concreto” proseguono Ancisi e Biondi.

“Le precedenti edizioni della Biennale si sono svolte nel mese di novembre. Dunque c’è il tempo perché si possa riconsiderare, discutendone nel Comitato della Biennale, con l’AIMC e con Dis-Ordine, l’opportunità che ciò avvenga anche quest’anno. Giovedì 3 giugno scorso, la rassegna web ravennate “Dibattiti in piazza” ha tenuto un dibattito su: “Il Mosaico a Ravenna, la scuola e la biennale sono i due motori per la rinascita nazionale della città”, presieduto da un assessore del sindaco stesso. Al quale chiediamo dunque se ritiene doveroso porre come oggetto di riesame, eventualmente anche nella commissione Cultura del Consiglio comunale, in quale annualità svolgere a Ravenna la Biennale Mosaico Ravenna” concludo Alvaro Ancisi Rosanna Biondi.