“La presente per comunicare che solo ieri 12 maggio 2025 le società di nuoto che frequentano la piscina comunale di Ravenna hanno ricevuto la comunicazione tramite PEC dal Comune di Ravenna sull’avvicendamento della Gestione della Piscina G. Gambi, dando comunicazione che la data di inizio gestione è retroattiva dal 01/05/2025. Si ritiene del tutto intollerabile che tale comunicazione non sia avvenuta per tempo e che ciò sia stato comunicato con ben 12 giorni di ritardo e con riferimento ad una Determina Dirigenziale del 09/05/2025.
Incertezza e poca trasparenza hanno quindi caratterizzato anche quest’ultimo atto emesso da una Amministrazione comunale uscente del tutto deludente ed inefficiente che verrà ricordata negli annali come quella che ha provocato la scomparsa delle società del nuoto ravennate.
Con una intervista propagandistica sulla stampa locale l’Assessore allo Sport uscente Giacomo Costantini, riferendosi alla costruzione della nuova piscina comunale afferma: “Il Comune ha ottenuto un finanziamento statale di 7 milioni, il resto delle risorse necessarie saranno stanziate da Arco che avrà la gestione dell’impianto in concessione dal Comune per 25 anni.” Non possiamo fare a meno di evidenziare che quanto sopra sostenuto contraddice sostanzialmente tutte le dichiarazioni a mezzo stampa rilasciate prima dallo stesso Assessore Costantini e dall’ex Sindaco De Pascale che affermavano come i lavori tramite Project di finanza non avrebbero comportato costi a carico del Comune di Ravenna e quindi a carico di tutti i cittadini ravennati, in quanto € 7 milioni sarebbero stati a carico dei fondi europei del P.N.R.R., mentre i restanti a carico di Arco Lavori. Incredibilmente da costo zero si è passati ad un costo di € 7 milioni che gravano sulle casse comunali, oltre a € 750.000,00 all’anno per 25 anni.
Si eccepisce inoltre l’ambigua affermazione del Costantini quando sempre nel suddetto articolo dichiara: “.. accogliendo le richieste delle società di nuoto, il Comune ha chiesto alla ditta di pianificare le opere senza mai interrompere la fruibilità”, ma l’assessore Costantini dimentica che le società di nuoto avevano espressamente chiesto di realizzare prima la vasca da 50 metri con 10 corsie, infatti questa sarebbe stata sufficiente a garantire gli spazi d’acqua necessari per tutti gli utenti della piscina durante le fasi di costruzione, evitando una disastrosa interruzione dell’attività natatoria (ma questo forse era proprio quanto desiderato da Coopernuoto per danneggiare le società ravennate, sue rivali). Resta del tutto ovvio che la diversa scelta dell’Amministrazione comunale di realizzare prima una vasca da 25 metri, anziché quella da 50 metri con 10 corsie, avrebbe comportato inevitabilmente un insufficiente numero di spazi acqua per gli utenti della piscina che si vedranno ridotti dei 2/3 le corsie per gli allenamenti.
Quali azioni quindi potrà mettere in atto Arco Lavori affinchè possa rendere fruibile la piscina a tutti gli utenti? Stranamente nel progetto di Arco Lavori e nel capitolato d’appalto non risultano previste piscine provvisorie che potrebbero risolvere il problema, e del resto anche un bando del Comune che chiedeva la disponibilità di corsie nel territorio ravennate, non ha ottenuto alcuna soluzione apprezzabile.
Siamo pertanto sconcertati dalle contraddittorie dichiarazioni che provengono da soggetti istituzionali a mezzo stampa, che probabilmente hanno esclusivo scopo propagandistico, ma soprattutto l’obiettivo di nascondere la realtà dei fatti e cioè: la chiara e deliberata volontà di eliminare il nuoto ravennate a vantaggio della Coopernuoto di Reggio Emilia.
A questo punto, la lista “Ravenna al Centro” a difesa delle società del nuoto ravennate si vedrà costretta ad avviare tutte le procedure necessarie per la verificare la regolarità e trasparenza dell’appalto di costruzione e gestione del Project della piscina, coinvolgendo anche gli organi di vigilanza competenti per gli appalti pubblici (ENAC), oltre ad avviare presso le autorità competenti, ogni segnalazione utile all’accertamento di eventuali violazioni della sicurezza pubblica ai danni degli utenti della piscina e del mancato rispetto dei requisiti sanitari nella gestione della struttura pubblica.
Ci faremo inoltre promotori di vigilare sulla verifica del passaggio di consegne tra la società Pool 4.0 e la Coopernuoto e della relativa rendicontazione sulla mancata manutenzione dell’immobile da parte di Pool 4.0 che dopo 5 anni di gestione ha reso fatiscente la struttura pubblica.”
Lista civica “Ravenna al centro”