La Legge di Bilancio porta sempre con sé ricadute importanti per l’economia e le prospettive delle aziende, perché le scelte che ne derivano condizionano direttamente i bilanci di imprese e famiglie. Ovvio, quindi, che anche Confartigianato abbia proceduto ad un’attenta valutazione della manovra approvata definitivamente ieri in Senato.

Per Emanuela Bacchilega, Presidente provinciale di Confartigianato, gli impegni presi dal Governo con questa Legge di Bilancio sono apprezzabili, soprattutto per quanto riguarda la risposta all’emergenza energetica in atto: “Ci sembra che sia una manovra che sia stata attenta ad essere compatibile con il PNRR, ed in continuità con quanto fatto dal precedente Governo. Una manovra, quindi, che punta a mantenere intatta la credibilità del nostro Paese di fronte ai mercati e alle istituzioni internazionali, e concentra le poche risorse disponibili sulla riduzione dell’impatto dei rincari dell’energia su imprese e famiglie. C’è poi l’indicazione, come sollecitato da sempre da parte di Confartigianato, per gettare le basi sulla tanto attesa riforma fiscale, per semplificare la vita delle imprese e difendere il sistema produttivo e manifatturiero italiano, favorendo così anche la creazione di posti di lavoro”.

Tra i nodi che ancora rimangono da sciogliere vi sono lo sblocco dei crediti fiscali incagliati delle aziende che hanno utilizzato i bonus edilizia, il taglio degli oneri generali di sistema nelle bollette di luce e gas delle imprese con potenza superiore a 16,5 kW, la decontribuzione triennale per le assunzioni di apprendisti.

“Confartigianato ha già indicato al Governo, su questi punti – ha rilevato Tiziano Samorè, Segretario provinciale dell’Associazione – le proprie proposte. Per quanto riguarda lo sblocco dei crediti fiscali incagliati, la strada più semplice ed efficace è quella di affidarne ad un compratore di ultima istanza come Cassa Depositi e Prestiti l’acquisto. Sui costi dell’energia, occorre eliminare definitivamente gli oneri generali di sistema dalle bollette elettriche delle imprese manifatturiere con potenza sopra i 16,5 kW. Sul fronte della formazione al lavoro, va ripristinata la decontribuzione totale per i primi tre anni del contratto di apprendistato applicato dalle imprese artigiane e dalle aziende fino a 9 dipendenti”.

Confartigianato ha realizzato una interessante sintesi grafica riguardante la complessa manovra, disponibile in PDF alla pagina: https://www.confartigianato.ra.it/documento.php?iddoc=4305