L’idea di una grande ruota panoramica da posizionare a ridosso del Duomo è così assurda, che non sarebbe da commentare. Tuttavia una dichiarazione alla stampa dell’Assessore Piroddi, cita “una controproposta fatta da alcune associazioni ambientaliste”, per la sistemazione della ruota in altri luoghi della città storica, tra i quali il Viale Stradone.

Legambiente e Italia Nostra di Faenza sono totalmente estranee alla surreale discussione sulla collocazione di una ruota panoramica, in qualsiasi luogo del centro storico. Peraltro, il Viale Stradone non è una generica strada della periferia, ma un luogo storico su cui vige il vincolo di tutela paesaggistica. La “trovata” della ruota, che Amministratori pubblici e operatori del commercio considerano “un’opportunità per attirare turisti e visitatori a Faenza”, è solo l’ultima di una serie di iniziative stravaganti e inadatte al contesto del centro storico. Dai presunti abbellimenti dei finti giardini di Natale, agli imbarazzanti addobbi sulla Fontana monumentale, alla pista di pattinaggio che invade completamente la piccola Piazza Nenni, al motocross in Piazza del Popolo di alcuni anni fa. Sono attrazioni da luna park che non valorizzano il centro della città, ma, al contrario, generano indifferenza rispetto ai valori della sua diversità e della qualità abitativa.

I luoghi storici, se omologati a generici spazi d’intrattenimento, perdono riconoscibilità e quindi l’attrattività derivante dai propri caratteri identitari. Interventi fantasiosi, come la “ruota”, sono perciò fuori posto e controproducenti. Per la vitalità e la qualità urbana di un centro storico, occorrono politiche abitative mirate, incentivi per l’artigianato, progetti culturali coinvolgenti, interventi di riqualificazione urbana.